cronaca

Bellinzago Novarese: sequestrati 53 vitelli per maltrattamenti

Operazione dei Carabinieri Forestale a Bellinzago Novarese

Bellinzago Novarese: sequestrati 53 vitelli per maltrattamenti
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I Carabinieri Forestale hanno  sequestrato per maltrattamenti 53 vitelli trovati denutriti  ed in condizioni igieniche e precarie. Nella giornata di sabato scorso, ma la notizia è stata resa nota solo oggi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Oleggio hanno proceduto ad dare esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo del Gip di Novara. Oggetto del sequestro sono stati 53 vitelli, detenuti all'interno di una stalla  a Bellinzago Novarese trovati  in condizioni definite "inidonee, non compatibili con le caratteristiche etologiche della specie". Il sequestro è stato disposto allo scopo di evitare che lo stato di maltrattamento potesse protrarsi oltre evitando conseguenze più gravi.

I controlli

Il controllo era partito da una segnalazione, in conseguenza alla quale erano stati predisposti accertamenti. Nel corso dell’ispezione alla stalla, operata con il supporto di personale del Servizio Veterinario dell'Asl di Novara, erano state rilevate "inadeguate condizioni di mantenimento degli animali". Nell'urgenza si i carabinieri avevano fatto  spostare tutti gli animali in una stalla vicina, nel Comune di Suno, per provvedere alle prime cure necessarie. I vitelli erano tenuti in ambienti non idonei ad ospitare animali in uno stato di sufficiente benessere, né risultavano trovarsi in condizioni fisiche apprezzabili. All'accertamento, infatti, gli animali apparivano in stato di denutrizione ed in condizioni igieniche e veterinarie del tutto insufficienti.

La denuncia

Per tali ragioni, il titolare della stalla, un cittadino italiano residente in provincia, veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Novara per il reato di maltrattamento di animali. Inoltre, veniva constatata una gestione non conforme dei rifiuti prodotti dall'attività zootecnica. I vitelli erano mantenuti all'interno dell’azienda in maniera incontrollata e senza alcuna cautela, con evidenti percolazioni sul suolo. Per tale ragione, i militari  procedevano a contestare anche il reato di gestione illecita di rifiuti. Allo scopo di garantire migliori condizioni di mantenimento e cure più adeguate, tutti gli animali sono stati trasferiti in altra stalla sita sul territorio provinciale ed affidati alla custodia di altre persone.

m.d.

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