Sequestri della Forestale di due impianti di trattamento e di un deposito di rifiuti

Sequestri della Forestale di due impianti di trattamento e di un deposito di rifiuti
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OLEGGIO CASTELLO – Intensificati da parte del Comando provinciale della Forestale di Novara i controlli nel campo delle attività di gestione dei rifiuti. Un potenziamento dei controlli che ha portato, nel mese di febbraio, al sequestro di due impianti di trattamento e di un deposito di rifiuti.

Come spiega la stessa Forestale in una nota stampa, si è proceduto ad avviare una serie di controlli, congiuntamente all’Arpa di Novara, finalizzati a verificare che le imprese del territorio operino, correttamente e nel rispetto della legge, ogni attività di gestione dei rifiuti.

Le attività di controllo hanno consentito di individuare tre significativi casi di violazione alla normativa di riferimento. In un primo caso, “è stato sottoposto a sequestro il deposito di terre e materiali da scavo di una ditta che opera il trattamento di terre e rocce da scavo, con sede a Oleggio Castello. Il sequestro preventivo del deposito si è reso necessario perché è risultato che la ditta gestiva rifiuti provenienti da attività di scavo in totale assenza di autorizzazione. Il sequestro preventivo è stato convalidato dal Gip di Verbania”. 

In un altro caso, “a seguito di controllo condotto con Arpa e con il supporto del geologo della Regione Piemonte, è stato sottoposto a sequestro il deposito di rifiuti presente presso una ditta che gestiva rifiuti provenienti da attività di scavo e demolizione edilizia in quasi totale difformità dall’atto autorizzativo. La ditta ha sede a Divignano. In questo caso è stato anche constatato il possibile inquinamento del suolo. Per questa ragione, si stanno conducendo ulteriori analisi per qualificare la natura del rifiuto e l’eventuale inquinamento del suolo e del sottosuolo. Non si ravvisano, tuttavia, emergere gravi situazioni di rischio. Il sequestro preventivo è stato convalidato dal Gip di Novara”.

In un terzo caso ancora, il più recente, è stato sottoposto a sequestro un deposito di rifiuti da smaltimento veicoli con sede a Suno, in totale assenza di autorizzazione. “Nel deposito – spiega la Forestale - sono stati ritrovati anche rifiuti pericolosi derivanti dallo smaltimento dei veicoli, quali batterie ed oli esausti. Il sequestro probatorio è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Novara”.

L’attività si inserisce in un quadro di controlli finalizzati ad assicurare il rispetto della normativa vigente, in materia di gestione dei rifiuti, a tutela della salute pubblica e della correttezza dell’attività imprenditoriale degli operatori del settore del territorio. “È, infatti, evidente che, l’inosservanza della normativa – rimarca la Forestale - agevola gli operatori scorretti, creando vere e proprie sacche di concorrenza sleale a discapito di coloro che assicurano sempre il pieno rispetto della legge. Inoltre, si stanno ottimizzando al massimo le risorse disponibili sul territorio, promuovendo ogni forma di collaborazione tra Enti. In questo senso va letto il ricorso a forme di controllo congiunto con le altre strutture del territorio, quali Arpa e Servizio geologico della Regione, allo scopo di sviluppare al meglio ogni possibile sinergia tra diversi Uffici pubblici”.

mo.c.


OLEGGIO CASTELLO – Intensificati da parte del Comando provinciale della Forestale di Novara i controlli nel campo delle attività di gestione dei rifiuti. Un potenziamento dei controlli che ha portato, nel mese di febbraio, al sequestro di due impianti di trattamento e di un deposito di rifiuti.

Come spiega la stessa Forestale in una nota stampa, si è proceduto ad avviare una serie di controlli, congiuntamente all’Arpa di Novara, finalizzati a verificare che le imprese del territorio operino, correttamente e nel rispetto della legge, ogni attività di gestione dei rifiuti.

Le attività di controllo hanno consentito di individuare tre significativi casi di violazione alla normativa di riferimento. In un primo caso, “è stato sottoposto a sequestro il deposito di terre e materiali da scavo di una ditta che opera il trattamento di terre e rocce da scavo, con sede a Oleggio Castello. Il sequestro preventivo del deposito si è reso necessario perché è risultato che la ditta gestiva rifiuti provenienti da attività di scavo in totale assenza di autorizzazione. Il sequestro preventivo è stato convalidato dal Gip di Verbania”. 

In un altro caso, “a seguito di controllo condotto con Arpa e con il supporto del geologo della Regione Piemonte, è stato sottoposto a sequestro il deposito di rifiuti presente presso una ditta che gestiva rifiuti provenienti da attività di scavo e demolizione edilizia in quasi totale difformità dall’atto autorizzativo. La ditta ha sede a Divignano. In questo caso è stato anche constatato il possibile inquinamento del suolo. Per questa ragione, si stanno conducendo ulteriori analisi per qualificare la natura del rifiuto e l’eventuale inquinamento del suolo e del sottosuolo. Non si ravvisano, tuttavia, emergere gravi situazioni di rischio. Il sequestro preventivo è stato convalidato dal Gip di Novara”.

In un terzo caso ancora, il più recente, è stato sottoposto a sequestro un deposito di rifiuti da smaltimento veicoli con sede a Suno, in totale assenza di autorizzazione. “Nel deposito – spiega la Forestale - sono stati ritrovati anche rifiuti pericolosi derivanti dallo smaltimento dei veicoli, quali batterie ed oli esausti. Il sequestro probatorio è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Novara”.

L’attività si inserisce in un quadro di controlli finalizzati ad assicurare il rispetto della normativa vigente, in materia di gestione dei rifiuti, a tutela della salute pubblica e della correttezza dell’attività imprenditoriale degli operatori del settore del territorio. “È, infatti, evidente che, l’inosservanza della normativa – rimarca la Forestale - agevola gli operatori scorretti, creando vere e proprie sacche di concorrenza sleale a discapito di coloro che assicurano sempre il pieno rispetto della legge. Inoltre, si stanno ottimizzando al massimo le risorse disponibili sul territorio, promuovendo ogni forma di collaborazione tra Enti. In questo senso va letto il ricorso a forme di controllo congiunto con le altre strutture del territorio, quali Arpa e Servizio geologico della Regione, allo scopo di sviluppare al meglio ogni possibile sinergia tra diversi Uffici pubblici”.

mo.c.

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