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SexEstortion sul lago Maggiore: a giudizio una 29enne

A processo per il reato di estorsione presso il tribunale di Verbania

SexEstortion sul lago Maggiore: a giudizio una 29enne
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Una 29enne della Costa d’Avorio, residente in Toscana, è a processo per il reato di estorsione presso il tribunale di Verbania, competente per territorio. I fatti al centro del procedimento in corso di svolgimento nelle aule di corso Europa a Pallanza risalgono all’estate del 2021 quando un 26enne emiliano, in vacanza in un centro sul lago Maggiore, dopo aver agganciato una donna su Instagram aveva intrapreso con lei una videochiamata al fine, a quanto pare, di fare del sesso sul web.

SexEstortion sul lago Maggiore

Era così incappato in quell’avvenente ventinovenne che, dopo averlo accontentato, gli aveva mandato alcuni scatti che lo immortalavano nell’atto di procurarsi piacere. A quel punto lo aveva minacciato: se non mi fai una ricarica Postepay da 300-400 euro, diffondo quelle foto. Il malcapitato aveva pagato ma poi, di fronte ad altre richieste di denaro, si era deciso a sporgere denuncia e le indagini della procura verbanese avevano preso il via. E’ servito del tempo per risalire alle generalità della 29enne africana, che ora si trova a processo per uno dei tanti casi di “sexestortion” che vengono dibattuti nei tribunali italiani.

Nel corso dell’ultima udienza a Palazzo di giustizia la parte offesa ha reso la propria testimonianza in aula, così come l’ispettore della polizia giudiziaria che all’epoca aveva seguito le indagini.

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