Il caso

Sfondò portone del Comune a Novara: pena ridotta

Entrato nella sede del Comune, l'uomo aveva anche tentato di darsi fuoco

Sfondò portone del Comune a Novara: pena ridotta
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Sfondò il portone del municipio. In secondo grado la Corte d'Appello ha ridotto la pena per l'uomo arrestato nel 2021 a 2 anni.

Pena ridotta per De Felice

Sfondò il portone del municipio e tentò di darsi fuoco, in segno di protesta contro le istituzioni. La Corte di Appello ha ridotto la condanna di primo grado arrivata nel gennaio scorso, da 2 anni e 8 mesi a 2 anni, nei confronti del 38enne novarese Marco De Felice, con precedenti, accusato di danneggiamento e minacce. Dopo un periodo di detenzione in carcere dove aveva anche attuato lo sciopero della fame dichiarandosi innocente, l’uomo si trova da tempo ai domiciliari con braccialetto elettronico e i suoi legali, Maurizio Antoniazzi e Federica Barbero, chiedono la modifica della misura, mentre potrebbero tra breve mettersi al lavoro per il ricorso in Cassazione.

L'episodio risale all'anno scorso

Il fatto di cronaca risale al 31 luglio 2021. Secondo quanto ricostruito attorno alle 13 di quel sabato De Felice, al volante di un’auto, si era schiantato contro il portone della sede del comune di Novara. Il gesto, come ovvio, aveva suscitato una certa preoccupazione e provocato scalpore, anche perché l’autista, una volta raggiunto l’atrio di Palazzo Cabrino, aveva tentato di darsi fuoco dopo essersi cosparso di un liquido infiammabile.

Un gesto giustificato dal suo autore con le ingiustizie subite

"Una reazione a quindici anni di ingiustizie subite - aveva spiegato, aggiungendo - Non volevo fare del male a nessuno, prima di lanciarmi contro il portone ho atteso che transitassero alcuni passanti". E nel corso delle udienze – gip Andrea Guerrerio, pm Giovanni Castellani – del processo di primo grado, aveva rincarato la dose: "Sono anni che denuncio, invano, la mafia sia al Comune sia alla questura". I danni causati al Comune, costituitosi parte civile con l’avvocato Laura De Angelis, saranno quantificati in sede civile.

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