Sgominata la banda dei “punti gialli”

Sgominata la banda dei “punti gialli”
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VERBANIA - Avevano colpito tre volte in Ossola, due volte ai “punti gialli” (da qui il nome in codice di “Punto giallo” dell’operazione) per il rilascio dei ticket ai presidi Asl di Santa Maria Maggiore e di Villadossola, una volta in un bar sempre a Santa Maria Maggiore. Il primo obiettivo a finire nel mirino dei 7 romeni, arrestati dai carabinieri tra il 26 giugno e le prime ore di ieri, il 10 aprile era stato il “punto giallo” vigezzino. Successivamente avevano fatto irruzione in un bar, sempre a Santa Maria Maggiore, e il 26 giugno al “punto giallo” di Villadossola. È stato quest’ultimo colpo ad essere fatale alla banda. In quella occasione, infatti, i carabinieri di Domodossola, riuscirono ad arrestare Florin Zamfir, 39 anni, da allora in carcere a Verbania. E’ stato quello il punto di svolta dell’indagine condotta dai militari del Nucleo investigativo, al comando del maggiore Giovanni Della Sala, e della stazione di Santa Maria Maggiore, maresciallo capo Franco Pagana. Già indagando sui primi due colpi, infatti, i carabinieri s’erano resi conto che fossero opera della stessa banda. I testimoni ascoltati in corso d’indagine, avevano segnalato la presenza di cittadini stranieri, le stesse persone in entrambi i casi, e della stessa auto, una Polo Wolskvagen con targhe britanniche, alla vigilia dei furti. Circostanze che facevano presumere trattarsi dei malviventi impegnati in sopralluoghi preliminari ai furti. Tanto la Polo utilizzata per i sopralluoghi quanto le altre auto impiegate per i furti non risultavano rubate, erano intestate a terze persone che risultavano esserne i legittimi proprietari. 

L’arresto dei Zamfir ha reso più agevole risalire all’identità degli altri sei ed assicurarli alla giustizia. Soltanto uno Cristian Daneil Puiu Lata, 27 anni, risultava regolarmente residente in Italia, a Torino. Gli altri, anche se di fatto domiciliati a Torino in alloggi nella zona di Porta Dora, erano senza fissa dimora e si spostavano di frequente. La tecnica utilizzata nei 3 furti con scasso commessi in Ossola è simile a quella riscontrata in altri episodi dello stesso tipo commessi in altre zone del Nord Italia. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Gianluca Periani, proseguono nel tentativo di accertare la responsabilità dei sette, risultati tutti “professionisti” di questo particolare ramo d’attività criminale.  

Gli altri arrestati: Mircea Marian Cumpanasoiu, 38 anni: Dorin Savin, 34 anni: Romeo Nicolae Perhalt, 39 anni; Irimia Cristinel, 39 anni; Adrian Ilie Gheorghiasa. Sono tutti in carcere al “Lorusso e “Cutugno” di Torino. 

Mauro Rampinini

VERBANIA - Avevano colpito tre volte in Ossola, due volte ai “punti gialli” (da qui il nome in codice di “Punto giallo” dell’operazione) per il rilascio dei ticket ai presidi Asl di Santa Maria Maggiore e di Villadossola, una volta in un bar sempre a Santa Maria Maggiore. Il primo obiettivo a finire nel mirino dei 7 romeni, arrestati dai carabinieri tra il 26 giugno e le prime ore di ieri, il 10 aprile era stato il “punto giallo” vigezzino. Successivamente avevano fatto irruzione in un bar, sempre a Santa Maria Maggiore, e il 26 giugno al “punto giallo” di Villadossola. È stato quest’ultimo colpo ad essere fatale alla banda. In quella occasione, infatti, i carabinieri di Domodossola, riuscirono ad arrestare Florin Zamfir, 39 anni, da allora in carcere a Verbania. E’ stato quello il punto di svolta dell’indagine condotta dai militari del Nucleo investigativo, al comando del maggiore Giovanni Della Sala, e della stazione di Santa Maria Maggiore, maresciallo capo Franco Pagana. Già indagando sui primi due colpi, infatti, i carabinieri s’erano resi conto che fossero opera della stessa banda. I testimoni ascoltati in corso d’indagine, avevano segnalato la presenza di cittadini stranieri, le stesse persone in entrambi i casi, e della stessa auto, una Polo Wolskvagen con targhe britanniche, alla vigilia dei furti. Circostanze che facevano presumere trattarsi dei malviventi impegnati in sopralluoghi preliminari ai furti. Tanto la Polo utilizzata per i sopralluoghi quanto le altre auto impiegate per i furti non risultavano rubate, erano intestate a terze persone che risultavano esserne i legittimi proprietari. 

L’arresto dei Zamfir ha reso più agevole risalire all’identità degli altri sei ed assicurarli alla giustizia. Soltanto uno Cristian Daneil Puiu Lata, 27 anni, risultava regolarmente residente in Italia, a Torino. Gli altri, anche se di fatto domiciliati a Torino in alloggi nella zona di Porta Dora, erano senza fissa dimora e si spostavano di frequente. La tecnica utilizzata nei 3 furti con scasso commessi in Ossola è simile a quella riscontrata in altri episodi dello stesso tipo commessi in altre zone del Nord Italia. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Gianluca Periani, proseguono nel tentativo di accertare la responsabilità dei sette, risultati tutti “professionisti” di questo particolare ramo d’attività criminale.  

Gli altri arrestati: Mircea Marian Cumpanasoiu, 38 anni: Dorin Savin, 34 anni: Romeo Nicolae Perhalt, 39 anni; Irimia Cristinel, 39 anni; Adrian Ilie Gheorghiasa. Sono tutti in carcere al “Lorusso e “Cutugno” di Torino. 

Mauro Rampinini

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