Sicurezza stradale. Due colonnine sono state installate tra San Carlo e Dagnente

Sicurezza stradale.  Due colonnine sono state installate tra San Carlo e Dagnente
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Gusmeroli: «Non è questione di multe, ma servono per evitare i troppi incidenti»Sono stati installati venerdì 20 gennaio sulla strada che porta da San Carlo a Dagnente due “Velo ok”, meglio conosciuti come Speed Check, le colonnine arancioni predisposte per il contenimento del dispositivo autovelox. I manufatti sono stati posizionati su strutture apparentemente mobili: non hanno infatti nessun basamento in cemento come quelli che si vedono nelle altre città. Sono uno in coincidenza dell’inizio della prima curva e uno più avanti dopo una cappelletta. Il sindaco di Arona ne dà notizia su Facebook spiegando: «Non è una questione di multe o incasso di sanzioni ma per mettere un freno ai numerosi incidenti in quel tratto. Dopo aver messo occhi di gatto, barriere illuminate, ogni genere di cartello, si è deciso di sperimentare per alcuni mesi il rilevatore di velocità Velo ok per impedire che i numerosi “pirati” della strada continuino a finire nel giardino di una residente. Speriamo che adesso i “piloti di formula uno” vadano finalmente piano!». I commenti del web sono molteplici: c’è chi ringrazia, chi dice che erano meglio anche in altri parti della città, oppure chi consiglia all’Amministrazione comunale di prepararsi ad acquistare casse di diluenti per vernici, visto che il tipico atto per non farli funzionare è quello di oscurare gli “occhi” con la bomboletta. Un dubbio che sorge a molti, visti anche i recenti casi locali, è se le eventuali sanzioni siano legali, senza la presenza di una pattuglia che accerti l’infrazione sul luogo. Comunque, se lo scopo è quello di intimorire gli automobilisti l’effetto al momento è assicurato.Emanuele Sandon

Gusmeroli: «Non è questione di multe, ma servono per evitare i troppi incidenti»Sono stati installati venerdì 20 gennaio sulla strada che porta da San Carlo a Dagnente due “Velo ok”, meglio conosciuti come Speed Check, le colonnine arancioni predisposte per il contenimento del dispositivo autovelox. I manufatti sono stati posizionati su strutture apparentemente mobili: non hanno infatti nessun basamento in cemento come quelli che si vedono nelle altre città. Sono uno in coincidenza dell’inizio della prima curva e uno più avanti dopo una cappelletta. Il sindaco di Arona ne dà notizia su Facebook spiegando: «Non è una questione di multe o incasso di sanzioni ma per mettere un freno ai numerosi incidenti in quel tratto. Dopo aver messo occhi di gatto, barriere illuminate, ogni genere di cartello, si è deciso di sperimentare per alcuni mesi il rilevatore di velocità Velo ok per impedire che i numerosi “pirati” della strada continuino a finire nel giardino di una residente. Speriamo che adesso i “piloti di formula uno” vadano finalmente piano!». I commenti del web sono molteplici: c’è chi ringrazia, chi dice che erano meglio anche in altri parti della città, oppure chi consiglia all’Amministrazione comunale di prepararsi ad acquistare casse di diluenti per vernici, visto che il tipico atto per non farli funzionare è quello di oscurare gli “occhi” con la bomboletta. Un dubbio che sorge a molti, visti anche i recenti casi locali, è se le eventuali sanzioni siano legali, senza la presenza di una pattuglia che accerti l’infrazione sul luogo. Comunque, se lo scopo è quello di intimorire gli automobilisti l’effetto al momento è assicurato.Emanuele Sandon

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