Smaltiva rifiuti già sotto sequestro

Un anno dopo controlli dei Carabinieri Forestale in un capannone di Recetto.

Smaltiva rifiuti già sotto sequestro
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Smaltiva rifiuti già sotto sequestro. Un anno dopo controlli dei Carabinieri Forestale in un capannone di Recetto. Una persona denunciata.

Smaltiva rifiuti già sotto sequestro

Illecito smaltimento di rifiuti, violazione dei sigilli e dispersione di beni sottoposti a sequestro penale. Di questi reati dovrà rispondere un cittadino italiano, residente in provincia di Vercelli. Non è stato in grado di spiegare che fine avessero fatto i rifiuti depositati in un capannone situato a Recetto, sottoposto a sequestro penale a metà maggio 2017.
Di quei rifiuti non c’è più traccia: lo hanno verificato nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Borgolavezzaro e Carpignano Sesia a seguito di controlli.
Dalla verifica sul posto è emerso che la quasi totalità di rifiuti, rinvenuti più di un anno fa, risultava non più presente. L’ipotesi è che siano stati smaltiti nonostante fosse in atto il sequestro del capannone.

In un capannone a Recetto

L’indagato, all’accertamento, non è stato in grado di presentare la documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti, lasciando presumere un loro smaltimento illecito.
La vicenda era iniziata nel maggio 2017 durante un controllo su un capannone a Recetto. I militari dei Carabinieri Forestale avevano ritrovato un’ingente quantitativo di rifiuti, prevalentemente rifiuti da demolizione di veicoli. Questi e il capannone erano stati oggetto del sequestro d’iniziativa, poi convalidato dall’autorità giudiziaria, in quanto risultavano gestiti in assenza di autorizzazione e delle misure minime di sicurezza ambientale. Per questi fatti, la persona è già stata condannata, con decreto penale di condanna, all’ammenda di 11.000 euro. La contestazione del reato di illecita gestione di rifiuti porta, oltre alla condanna prevista per legge, anche al ripristino dello stato dei luoghi e allo smaltimento legale dei rifiuti. La mancanza di documentazione di tracciabilità dei rifiuti fa presumere uno smaltimento illecito e una continuazione del reato con aggravamento.

Violazione dei sigilli

Vanno infatti aggiunti gli ulteriori reati di violazione dei sigilli e dispersione di beni sottoposti a sequestro. In caso di condanna l’indagato andrà incontro a sanzioni penali più gravi di quelle previste per il solo smaltimento illecito dei rifiuti. In questi ultimi tempi è stata fortemente intensificata l’attività di controllo sui capannoni. Il monitoraggio costante dei Carabinieri Forestale sul territorio dimostrerebbe che il fenomeno degli eco-reati, in particolare dell’illecito smaltimento di rifiuti attraverso abbandono in capannoni o proprietà private chiuse, è in crescita.
ari.mar.

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