Soccorsi pilotati lungo l’A4: i poliziotti raccontano l’avvio dell’indagine

Soccorsi pilotati lungo l’A4: i poliziotti raccontano l’avvio dell’indagine
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NOVARA, Sono stati ascoltati gli agenti della Polizia stradale che hanno svolto le indagini, giovedì in Tribunale a Novara, alla nuova udienza del processo relativo ai ‘soccorsi pilotati’. Un procedimento che è l’esito dell’indagine per corruzione e concussione sui soccorsi lungo l’A4 Torino-Milano, che, a novembre dello scorso anno, aveva portato all’arresto di quattro poliziotti della stradale di Novara Est. Alla sbarra ci sono il capopattuglia Angelo Deleonibus e l’imprenditore Massimiliano Grossi, della G.D. Service. Il primo in questi giorni ha ottenuto la misura degli arresti domiciliari ed è quindi uscito dal carcere di Verbania. Giovedì, come ha sempre fatto sinora, è stato presente in aula. A seguirlo, nella parte dove sta il pubblico, anche i famigliari, che non si sono mai persi un’udienza, sostenendo il congiunto. A parlare, dunque, i poliziotti, i colleghi di Deleonibus che hanno seguito le indagini e che hanno raccontato come ha avuto inizio l’inchiesta. Erano giunte segnalazioni, a quanto hanno riferito, di fermi e controlli effettuati in maniera anomala e che presentavano altre stranezze. Persone fermate anche più volte nella stessa giornata. Così erano partite le intercettazioni, dalle quali emerse come l’agente chiamasse moltissime volte il titolare della ditta di soccorso (per l’accusa il poliziotto avrebbe favorito la ditta dell’attuale co-imputato). Prossima udienza a metà novembre.mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 22 ottobre

NOVARA, Sono stati ascoltati gli agenti della Polizia stradale che hanno svolto le indagini, giovedì in Tribunale a Novara, alla nuova udienza del processo relativo ai ‘soccorsi pilotati’. Un procedimento che è l’esito dell’indagine per corruzione e concussione sui soccorsi lungo l’A4 Torino-Milano, che, a novembre dello scorso anno, aveva portato all’arresto di quattro poliziotti della stradale di Novara Est. Alla sbarra ci sono il capopattuglia Angelo Deleonibus e l’imprenditore Massimiliano Grossi, della G.D. Service. Il primo in questi giorni ha ottenuto la misura degli arresti domiciliari ed è quindi uscito dal carcere di Verbania. Giovedì, come ha sempre fatto sinora, è stato presente in aula. A seguirlo, nella parte dove sta il pubblico, anche i famigliari, che non si sono mai persi un’udienza, sostenendo il congiunto. A parlare, dunque, i poliziotti, i colleghi di Deleonibus che hanno seguito le indagini e che hanno raccontato come ha avuto inizio l’inchiesta. Erano giunte segnalazioni, a quanto hanno riferito, di fermi e controlli effettuati in maniera anomala e che presentavano altre stranezze. Persone fermate anche più volte nella stessa giornata. Così erano partite le intercettazioni, dalle quali emerse come l’agente chiamasse moltissime volte il titolare della ditta di soccorso (per l’accusa il poliziotto avrebbe favorito la ditta dell’attuale co-imputato). Prossima udienza a metà novembre.mo.c.
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