Stop ai tir in mezzo all’abitato di S. Agabio

Stop ai tir in mezzo all’abitato di S. Agabio
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NOVARA – E’ stata illustrata, nel punto esatto in cui ad aprile perse la vita un anziano ciclista urtato da un autoarticolato, tra via Wild e corso Trieste, la nuova organizzazione della viabilità, che, a S. Agabio, vieta il transito dei mezzi pesanti lungo il centralissimo corso Trieste e nelle strade laterali. A illustrare i dettagli del provvedimento, il sindaco Andrea Ballarè, l’assessore alla Mobilità Urbana, Giulio Rigotti e Maurizio Sarra, del comando della Polizia locale, responsabile della Segnaletica.

“Da oggi – ha esordito il sindaco – i mezzi pesanti non transiteranno più sul corso. Era una richiesta che avevamo raccolto dai cittadini durante gli incontri di “Strada per strada”. Ci è voluto un po’, ma ora ci siamo riusciti: qualcosa di importante per la sicurezza del quartiere”. Un problema, quello dei tir lungo il corso, che, in effetti, andava avanti da oltre 35 anni. La realizzazione del progetto ha richiesto un attento studio dei flussi di traffico e delle dotazioni infrastrutturali: il reparto segnaletica della Polizia Locale ha approfondito tutti gli aspetti necessari, concertando le soluzioni con l’Amministrazione e i soggetti presenti sul territorio, a cominciare dal Cim spa. Con uno specifico adeguamento della segnaletica verticale il flusso degli autocarri provenienti dall’uscita della tangenziale di corso Trieste e dall’autostrada uscita Novara-Est/via Biancalani verranno indirizzati in via Panseri e successivamente in via Sozzetti per raggiungere la zona industriale di via Fauser sino allo Scalo Intermodale–Boschetto. Al termine delle operazioni i mezzi verranno obbligati per raggiungere la tangenziale /Autostrada a percorrere via Fauser, via Sozzetti e a seguire le indicazioni verso il Cim/Tangenziale/Autostrada in modo da evitare il transito e l’uscita in corso Trieste. I cartelli sono stati scoperti proprio nella mattinata di oggi, e così è entrata in vigore la nuova viabilità per i tir. “Le spese son state contenute al massimo”, ha riferito Rigotti.

mo.c.


NOVARA – E’ stata illustrata, nel punto esatto in cui ad aprile perse la vita un anziano ciclista urtato da un autoarticolato, tra via Wild e corso Trieste, la nuova organizzazione della viabilità, che, a S. Agabio, vieta il transito dei mezzi pesanti lungo il centralissimo corso Trieste e nelle strade laterali. A illustrare i dettagli del provvedimento, il sindaco Andrea Ballarè, l’assessore alla Mobilità Urbana, Giulio Rigotti e Maurizio Sarra, del comando della Polizia locale, responsabile della Segnaletica.

“Da oggi – ha esordito il sindaco – i mezzi pesanti non transiteranno più sul corso. Era una richiesta che avevamo raccolto dai cittadini durante gli incontri di “Strada per strada”. Ci è voluto un po’, ma ora ci siamo riusciti: qualcosa di importante per la sicurezza del quartiere”. Un problema, quello dei tir lungo il corso, che, in effetti, andava avanti da oltre 35 anni. La realizzazione del progetto ha richiesto un attento studio dei flussi di traffico e delle dotazioni infrastrutturali: il reparto segnaletica della Polizia Locale ha approfondito tutti gli aspetti necessari, concertando le soluzioni con l’Amministrazione e i soggetti presenti sul territorio, a cominciare dal Cim spa. Con uno specifico adeguamento della segnaletica verticale il flusso degli autocarri provenienti dall’uscita della tangenziale di corso Trieste e dall’autostrada uscita Novara-Est/via Biancalani verranno indirizzati in via Panseri e successivamente in via Sozzetti per raggiungere la zona industriale di via Fauser sino allo Scalo Intermodale–Boschetto. Al termine delle operazioni i mezzi verranno obbligati per raggiungere la tangenziale /Autostrada a percorrere via Fauser, via Sozzetti e a seguire le indicazioni verso il Cim/Tangenziale/Autostrada in modo da evitare il transito e l’uscita in corso Trieste. I cartelli sono stati scoperti proprio nella mattinata di oggi, e così è entrata in vigore la nuova viabilità per i tir. “Le spese son state contenute al massimo”, ha riferito Rigotti.

mo.c.


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