Sventato suicidio di un 40enne senza lavoro

Sventato suicidio di un 40enne senza lavoro
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NOVARA - Nella tarda serata di ieri, martedì 16 febbraio, gli agenti della Volante della Questura di Novara hanno tratto in salvo un cittadino marocchino, che ha cercato di togliersi la vita. La segnalazione del gesto è giunta al 113 intorno alle 22. Immediato l’intervento delle Volanti, che giunte in piazza Pasteur hanno subito individuato l’uomo, privo di coscienza, con un cappio attorno al collo, cui era avvolta la fune legata ad un perno posto a quasi due metri dal suolo.

Qui giaceva il corpo del malcapitato. L’azione tempestiva degli agenti, che hanno tranciato la fune, interrompendo l’azione strangolatrice del cappio, ha consentito di trarre in salvo l’uomo, che è stato poi portato in ospedale dal 118, subito avvisato. Appena ripresi i sensi, l’uomo ha raccontato di aver deciso di farla finita, ritenendo di non avere più una via d’uscita alla propria situazione d’indigenza. Una triste storia di disagio e solitudine di un 40enne senza lavoro e senza prospettive, che, qualche ora dopo, ha contattato il 113, ringraziando i poliziotti per averlo salvato.

mo.c.


NOVARA - Nella tarda serata di ieri, martedì 16 febbraio, gli agenti della Volante della Questura di Novara hanno tratto in salvo un cittadino marocchino, che ha cercato di togliersi la vita. La segnalazione del gesto è giunta al 113 intorno alle 22. Immediato l’intervento delle Volanti, che giunte in piazza Pasteur hanno subito individuato l’uomo, privo di coscienza, con un cappio attorno al collo, cui era avvolta la fune legata ad un perno posto a quasi due metri dal suolo.

Qui giaceva il corpo del malcapitato. L’azione tempestiva degli agenti, che hanno tranciato la fune, interrompendo l’azione strangolatrice del cappio, ha consentito di trarre in salvo l’uomo, che è stato poi portato in ospedale dal 118, subito avvisato. Appena ripresi i sensi, l’uomo ha raccontato di aver deciso di farla finita, ritenendo di non avere più una via d’uscita alla propria situazione d’indigenza. Una triste storia di disagio e solitudine di un 40enne senza lavoro e senza prospettive, che, qualche ora dopo, ha contattato il 113, ringraziando i poliziotti per averlo salvato.

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