Tav consultazione popolare se il Governo non sbloccherà i bandi

Chiamparino scriverà a Matteo Salvini.

Tav consultazione popolare se il Governo non sbloccherà i bandi
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Tav una consultazione popolare se il Governo non sbloccherà i bandi. Questa è l'idea di Sergio Chiamparino.

Tav consultazione popolare

Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ha chiesto al Consiglio regionale di verificare quali procedure attivare per indire una consultazione popolare sulla Torino-Lione, come previsto dall'art.86 dello Statuto, e fare sentire la sua voce “in modo forte e chiaro”.

“Se l’11 marzo il consiglio di amministrazione di Telt non indirà i bandi di gara, e per farlo basta una lettera di autorizzazione del Governo, abbiamo il dovere - ha sostenuto Chiamparino - di consentire ai piemontesi di esprimersi su cosa pensano di un Governo che vuol mettere a repentaglio la realizzazione della Tav. Una consultazione da attivare al costo più basso possibile e che andrebbe benissimo svolgere in concomitanza con le elezioni europee e regionali di maggio”.

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Chiamparino scriverà a Salvini

Intervenendo nel pomeriggio a conclusione del dibattito, il presidente ha puntualizzato che “se l’11 marzo Telt non potrà indire i bandi, scriverò a Matteo Salvini in quanto ministro dell’Interno per chiedergli di consentire lo svolgimento della consultazione popolare il 26 maggio. Se non si potrà, troveremo altri modi per far pronunciare i piemontesi, perché su questo so di stare con la maggioranza dei cittadini, che vogliono la Tav". Inoltre, non ha escluso “di considerare la presa in carico gestionale dell'opera, ma questo sta a pieno titolo dentro l'articolo 116 della Costituzione, su cui si sta predisponendo la bozza d'intesa in materia di autonomia. Può esserci un passaggio di competenza alle Regioni interessate, ovviamente con le risorse relative".

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