Terremoto nelle Marche, il sindaco Canelli: "Preoccupazione e solidarietà per gli sfollati"

Terremoto nelle Marche, il sindaco Canelli: "Preoccupazione e solidarietà per gli sfollati"
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Mercoledì 26 ottobre alle 19.10 il centro Italia è tornato a tremare. La prima scossa è stato “solo” di magnitudo 5.4 della scala Richter, la seconda, a due ore di distanza, è stata più forte raggiungendo il valore di 5.9. Nei giorni successivi sono stati poi registrati dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) altri terremoti di intensità superiore a 4.0 e numerose scosse più lievi.

Ad essere interessati dal nuovo sisma una quindicina di Comuni delle Marche, in provincia di Macerata: Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Castel Sant'Angelo sul Nera. Scosse di terremoto sono state avvertite distintamente anche nelle regioni limitrofe e nella capitale.

Le persone dopo il primo terremoto si sono riversate in strada cosicché all’arrivo del secondo, più forte, si sono potute scongiurare conseguenze drammatiche in termini di vittime e feriti. L’unica persona morta a causa del sisma, anche se indirettamente, è un uomo di Tolentino colpito da infarto, probabilmente per lo choc. Danni gravissimi invece agli edifici tanto che sono oltre 4.000 gli sfollati. 

Una situazione drammatica, resa ancora più difficile dalle rigide temperature del periodo, destinate ad abbassarsi ancora di più con l’arrivo dell’inverno. Per questo il piano per gli sfollati prevede per quanto possibile la sistemazione negli alberghi sulla costa e in altre case. 

Sulla questione interviene il sindaco di Novara Alessandro Canelli: "La nostra solidarietà va alle persone che mercoledì hanno perso tutto. Il nostro pensiero va alle famiglie sfollate dagli edifici inagibili e in oggettiva difficoltà: il sostegno da parte dell’intero Paese deve essere un impegno morale collettivo".

Il primo cittadino esprime "grande preoccupazione per chi, a causa della nuova scossa di terremoto che ha colpito le Marche e l’Umbria, è rimasto senza casa, senza lavoro e senza risorse. Ritengo che questa, esattamente come quella del sisma del 24 agosto, resti l’emergenza sulla quale debbano subito concentrarsi tutti gli sforzi del Governo. Sforzi che devono sfociare in soluzioni concrete e, soprattutto, rapide. La nostra Amministrazione, quella di Galliate e quella di Trecate, grazie alla generosità e all’impegno di Istituzioni, associazioni e semplici cittadini della provincia di Novara, continuano a essere promotrici della campagna #facciamoladifferenza lanciata all’indomani della tragedia che ha colpito il Centro Italia la scorsa estate: la raccolta fondi per sostenere la popolazione di Accumoli prosegue e siamo già a un buon punto. I versamenti possono essere ancora effettuati servendosi dell’apposito codice Iban IT 49 S 02008 10105 000104430808. Non escludo che qualcosa da parte nostra possa essere fatto anche in questa nuova, triste occasione".

v.s.

Mercoledì 26 ottobre alle 19.10 il centro Italia è tornato a tremare. La prima scossa è stato “solo” di magnitudo 5.4 della scala Richter, la seconda, a due ore di distanza, è stata più forte raggiungendo il valore di 5.9. Nei giorni successivi sono stati poi registrati dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) altri terremoti di intensità superiore a 4.0 e numerose scosse più lievi.

Ad essere interessati dal nuovo sisma una quindicina di Comuni delle Marche, in provincia di Macerata: Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Castel Sant'Angelo sul Nera. Scosse di terremoto sono state avvertite distintamente anche nelle regioni limitrofe e nella capitale.

Le persone dopo il primo terremoto si sono riversate in strada cosicché all’arrivo del secondo, più forte, si sono potute scongiurare conseguenze drammatiche in termini di vittime e feriti. L’unica persona morta a causa del sisma, anche se indirettamente, è un uomo di Tolentino colpito da infarto, probabilmente per lo choc. Danni gravissimi invece agli edifici tanto che sono oltre 4.000 gli sfollati. 

Una situazione drammatica, resa ancora più difficile dalle rigide temperature del periodo, destinate ad abbassarsi ancora di più con l’arrivo dell’inverno. Per questo il piano per gli sfollati prevede per quanto possibile la sistemazione negli alberghi sulla costa e in altre case. 

Sulla questione interviene il sindaco di Novara Alessandro Canelli: "La nostra solidarietà va alle persone che mercoledì hanno perso tutto. Il nostro pensiero va alle famiglie sfollate dagli edifici inagibili e in oggettiva difficoltà: il sostegno da parte dell’intero Paese deve essere un impegno morale collettivo".

Il primo cittadino esprime "grande preoccupazione per chi, a causa della nuova scossa di terremoto che ha colpito le Marche e l’Umbria, è rimasto senza casa, senza lavoro e senza risorse. Ritengo che questa, esattamente come quella del sisma del 24 agosto, resti l’emergenza sulla quale debbano subito concentrarsi tutti gli sforzi del Governo. Sforzi che devono sfociare in soluzioni concrete e, soprattutto, rapide. La nostra Amministrazione, quella di Galliate e quella di Trecate, grazie alla generosità e all’impegno di Istituzioni, associazioni e semplici cittadini della provincia di Novara, continuano a essere promotrici della campagna #facciamoladifferenza lanciata all’indomani della tragedia che ha colpito il Centro Italia la scorsa estate: la raccolta fondi per sostenere la popolazione di Accumoli prosegue e siamo già a un buon punto. I versamenti possono essere ancora effettuati servendosi dell’apposito codice Iban IT 49 S 02008 10105 000104430808. Non escludo che qualcosa da parte nostra possa essere fatto anche in questa nuova, triste occasione".

v.s.

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