Torna giovedì 23 la preghiera “Morire di speranza” con il vescovo Brambilla

Torna giovedì 23 la preghiera “Morire di speranza” con il vescovo Brambilla
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NOVARA, Torna anche quest’anno il momento di preghiera dal titolo “Morire di speranza”, un’iniziativa in memoria di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa.

A promuovere l’appuntamento, che si terrà giovedì 23 giugno alle 21 nella chiesa di Maria Ausiliatrice in baluardo Lamarmora 14 C, come già lo scorso anno, la Comunità di Sant’Egidio. Aderiscono all’iniziativa la Caritas diocesana, il Centro missionario, la Commissione diocesana Giustizia e Pace, l’Azione Cattolica, l’Acli, Liberazione e Speranza, Rinascita Cristiana e il Movimento dei focolari. A presiedere la preghiera, il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla.

Durante la preghiera saranno letti i nomi e le storie di quanti hanno intrapreso i viaggi della speranza e sono morti nel tentativo di raggiungere il nostro continente. Come altre analoghe iniziative di preghiera e di solidarietà concreta che la Comunità di Sant’Egidio promuove da molti anni  in tutta Europa a favore dei migranti e dei rifugiati, “Morire di speranza” vuole aiutarci a ritrovare le radici e i valori di una rinnovata accoglienza, perché il Mediterraneo non sia più un immenso cimitero. Solo in questi primi mesi del 2016, quasi 3000 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo, la rotta più pericolosa al mondo per i migranti. “Anche una sola di queste vite perse tragicamente in mare – spiegano i promotori della preghiera - in un viaggio di dolore e disperazione, è una sconfitta per tutti : non può e non deve trovarci indifferenti”.

Monica Curino


NOVARA, Torna anche quest’anno il momento di preghiera dal titolo “Morire di speranza”, un’iniziativa in memoria di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa.

A promuovere l’appuntamento, che si terrà giovedì 23 giugno alle 21 nella chiesa di Maria Ausiliatrice in baluardo Lamarmora 14 C, come già lo scorso anno, la Comunità di Sant’Egidio. Aderiscono all’iniziativa la Caritas diocesana, il Centro missionario, la Commissione diocesana Giustizia e Pace, l’Azione Cattolica, l’Acli, Liberazione e Speranza, Rinascita Cristiana e il Movimento dei focolari. A presiedere la preghiera, il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla.

Durante la preghiera saranno letti i nomi e le storie di quanti hanno intrapreso i viaggi della speranza e sono morti nel tentativo di raggiungere il nostro continente. Come altre analoghe iniziative di preghiera e di solidarietà concreta che la Comunità di Sant’Egidio promuove da molti anni  in tutta Europa a favore dei migranti e dei rifugiati, “Morire di speranza” vuole aiutarci a ritrovare le radici e i valori di una rinnovata accoglienza, perché il Mediterraneo non sia più un immenso cimitero. Solo in questi primi mesi del 2016, quasi 3000 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo, la rotta più pericolosa al mondo per i migranti. “Anche una sola di queste vite perse tragicamente in mare – spiegano i promotori della preghiera - in un viaggio di dolore e disperazione, è una sconfitta per tutti : non può e non deve trovarci indifferenti”.

Monica Curino


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