Il caso

Torna in Italia con documenti falsi dopo l’espulsione

La polizia di Vercelli ha arrestato un uomo di origine albanese, espulso dal territorio nazionale nel 2018.

Torna in Italia con documenti falsi dopo l’espulsione
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Torna in Italia con una carta d’identità greca poi risultata falsa: un uomo di origine albanese è stato arrestato dalla polizia di Vercelli.

Torna in Italia con documenti falsi

Reingresso illegale in Italia e possesso di documenti di identificazione, validi per l’espatrio, falsi. Con queste accuse la polizia di Vercelli ha arrestato un uomo di origine albanese. Lo riporta Prima Vercelli. La Squadra Mobile aveva ricevuto la notizia che un cittadino albanese, espulso dal territorio italiano nel 2018 con decreto del Prefetto di Biella, era riuscito a rientrare in Italia con documenti falsi, e più precisamente con una carta d’identità greca riportante false generalità.

L’indagine

È stata dunque avviata una serrata attività di indagine. Una volta scoperta la nazionalità albanese dell’uomo, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che ha attivato le autorità albanesi, è stato possibile reperire le esatte generalità e le sue impronte digitali. È stato infine individuato a Ivrea. Da qui il via all’operazione della Squadra Mobile, che è entrata all’interno dell’abitazione dell’uomo. Durante la perquisizione dell’appartamento, oltre al passaporto albanese dell’uomo, rilasciato precedentemente all’espulsione, è stata trovata una carta d’identità, valida per l’espatrio, rilasciata dalla Grecia che riportava un nome e un cognome greco abbinati alle foto dell’uomo albanese. In casa c’era anche il codice fiscale, rilasciato dalle autorità italiane riportanti le generalità greche false.

Le impronte digitali

Dal raffronto delle impronte digitali è emersa, successivamente, la certezza che il “greco” era di fatto l’albanese ricercato. Era riuscito proprio grazie al documento di identità falso a rientrare nell’area Schengen e a ritornare in italia. L’uomo, un albanese ventisettenne incensurato, è stato quindi arrestato in flagranza. È stato quindi portato nella casa circondariale di Ivrea, in attesa dell’udienza di convalida.

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