"Nessuno proviene da zone a rischio"

Tredicino Arona: luna park slitta a maggio o a novembre

Tredicino Arona: luna park slitta a maggio o a novembre
Pubblicato:

Gusmeroli: "Grande disponibilità dei ragazzi nel venirci incontro nella nostra richiesta di non fare il Tredicino".

Tredicino Arona

"In questi giorni ho letto con rammarico alcuni commenti sui social che spesso dimenticano valori fondamentali come il rispetto, la solidarietà e l’umanità, che devono sempre caratterizzarci specialmente nei momenti difficili come quello che stiamo attraversando" così il sindaco Alberto Gusmeroli commentando la decisione di spostare il Tredicino di qualche mese: si terrà o a maggio o a novembre.

"Gli operatori del Lunapark e del settore del pubblico spettacolo, quelli che chiamo amichevolmente "ragazzi delle giostre", meritano profondo rispetto, come ogni essere umano e ogni lavoratore. Sono tra i settori maggiormente danneggiati dalla crisi dovuta al contagio del coronavirus, perché sono artisti “itineranti”, vivono esclusivamente della propria arte e l’annullamento di ogni evento e manifestazione, a titolo di tutela e prudenza, fa perdere loro opportunità di lavoro e guadagno. Non devono essere cacciati come degli “appestati”!

Una lunga tradizione

"Si trovano con molti dipendenti da pagare e spesso sono piccoli imprenditori, pagano le tasse come ogni cittadino che si rispetti e hanno fatto notevoli investimenti che necessitano di lavoro e guadagni per poter essere coperti.

Ricordo inoltre che questi artisti di strada hanno una lunga e antichissima tradizione, da noi e in altri Paesi i lavoratori di pubblico spettacolo, i saltimbanchi sono amatissimi da bambini e adulti e sono considerati artisti e non “giostrai”, che è da loro e non solo considerato un dispregiativo. L’emarginazione e le etichette negative sono quanto di peggio possa esistere, soprattutto in un momento in cui stiamo capendo forse più che mai che siamo tutti uguali, con uguali diritti e doveri".

Nessuno proviene da zone a rischio

"Premettendo che non provengono da aree a rischio (zone rosse o gialle) abbiamo deciso di accogliere ad Arona le loro case mobili perché viceversa per loro era difficile se non impossibile trovare una sistemazione diversa. Ricordiamoci nei commenti che scriviamo che parliamo di persone, di famiglie con bambini che stanno vivendo un momento durissimo. Nei momenti di difficoltà dobbiamo essere ancora più uniti, per dimostrare di essere una vera comunità, in cui le parole umanità e rispetto vengano messe in pratica nei confronti di ogni persona e essere vivente".

Seguici sui nostri canali