Treni e disagi: "Soppressi anche i treni che dovevano essere garantiti"

Il comitato dei sindaci segnala la grave situazione verificatasi venerdì in concomitanza dello sciopero.

Treni e disagi: "Soppressi anche i treni che dovevano essere garantiti"
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Treni e disagi: "Si sono verificate violazioni al diritto di sciopero e alla tutela dei viaggiatori pendolari".

Treni e disagi: Comitato all'attacco

Nel corso dell’ultimo sciopero di rilevanza nazionale del 25 e 26 ottobre scorsi, e più precisamente dalle 21 del 25 ottobre alle 21 del 26, si sono verificate violazioni al diritto di sciopero e alla tutela dei viaggiatori pendolari che il
Comitato dei Sindaci ritiene molto gravi.
Dei 50 treni circolanti nella giornata del 26 ottobre, ne sono stati soppressi solo 7, nello specifico i convogli numero 10402, 10412, 10428, 10401,10407,10409 e 10430, quest’ultimo nella giornata di giovedì 25 ottobre a sciopero già iniziato, mentre il convoglio 10429 è stato limitato alla tratta Domodossola-Arona. Di questi 7 treni soppressi ben due - il n. 10401 e il n. 10408 - sono stati cancellati nonostante rientrassero negli elenchi dei treni garantiti in caso di sciopero, come comunicato da Trenord s.r.l. nella propria pagina web.

"Una penale per ogni treno soppresso"

A fronte di quanto sopra, il Comitato dei Sindaci chiede pertanto a Regione Lombardia, anche in virtù dell’obbligo di monitoraggio che ha sull’attività svolta da Trenord, l’applicazione integrale dell’articolo del contratto, che prevede una penale aggiuntiva per ogni treno soppresso. "Il Comitato dei Sindaci, ritenendo questa circostanza molto grave, farà la segnalazione alla Commissione di Garanzia circa l’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

"Vogliamo i dati di affidabilità"

Il Comitato dei Sindaci chiede inoltre che Regione Lombardia, sempre in applicazione dell’art. 31 del contratto di servizio, comunichi ufficialmente i risultati derivanti dai controlli dell’indice di affidabilità della tratta Domodossola-Milano relativa al periodo “gennaio 2018”. Nel mese di aprile, infatti, la Regione aveva comunicato che i dati, per un ritardo di Trenord s.r.l., non avevano potuto essere controllati e ratificati prima della pubblicazione ufficiale. "Essendo decorso quasi un anno, riteniamo non più plausibile che questi dati non siano ancora noti alla Regione".

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