Il caso

Truffa del telefono rotto sventata nel Cusio, denunciato il responsabile

"Mamma, sto usando un nuovo numero, il telefono si è rotto, mi mandi un Whatsapp al nuovo numero?". Il raggiro comincia da un messaggio come questo

Truffa del telefono rotto sventata nel Cusio, denunciato il responsabile
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Un caso della cosiddetta truffa del telefono rotto è stata segnalata e sventata nel Cusio, dove un cittadino di 37 anni è stato denunciato per aver tentato di raggirare una coppia di genitori.

Truffa del telefono rotto nel Cusio

Un caso di cosiddetta truffa del telefono rotto è stata denunciata nei giorni scorsi nel Cusio, dove la polizia ha denunciato un 37enne già noto alle forze dell'ordine per reati legati al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti. Le vittime scelte per il raggiro in questo caso si sono insospettite e hanno segnalato tutto alla polizia di Omegna, che ha potuto così procedere in modo tempestivo.

In che cosa consiste la truffa?

La cosiddetta truffa del telefono rotto è uno stratagemma utilizzato sempre più di frequente per raggirare ignari genitori e per portargli via cifre anche consistenti di denaro. In sostanza spesso accade che qualche malintenzionato scriva a un genitore un messaggio di questo tipo: "Mamma, sto usando un nuovo numero, il telefono si è rotto, mi mandi un Whatsapp al nuovo numero?". A quel punto solitamente il genitore ignaro risponde al messaggio e aggiorna il contatto in rubrica con il presunto "nuovo numero". Qualche tempo dopo, in seguito a un tentativo non riuscito di mettersi in contatto al telefono con il figlio, il padre ha ricevuto un messaggio in cui si chiedeva un versamento di 2.500 euro su un Iban sconosciuto per "fronteggiare spese impreviste" e provvedere all'acquisto di un nuovo cellulare. I sospetti del genitore in questo caso sono stati confermati dalle verifiche dei poliziotti, che hanno potuto risalire all'identità del truffatore dal suo Iban.

Come proteggersi da queste truffe?

"E' importante essere scettici - dicono dalla polizia - e verificare sempre le richieste di versamenti in denaro, anche quando sembrano provenire da familiari. Un contatto con il familiare in questione, attraverso un numero noto e verificato, può aiutare a confermare l'autenticità della richiesta. Inoltre, evitare di cliccare su link sconosciuti, e mantenere un'attenta vigilanza sulle richieste di pagamento online può fare la differenza tra cadere vittima della truffa e evitarla. Si invita, in ogni caso, per verificare situazioni che appaiono dubbie o anomale a chiamare il numero di emergenza unico 112 o a recarsi presso gli uffici di polizia per sporgere denuncia".

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