Truffatore in azione alle Poste: arrestato dalla Polizia
NOVARA – Tenta una truffa all’ufficio postale, ma fortunatamente viene fermato e tratto in arresto dalla Polizia di Novara. E’ successo giovedì in tarda mattinata alle Poste di via Caviggioli, alla Bicocca.
Qui M.O., 45enne proveniente dalla provincia di Napoli, si è presentato allo sportello, chiedendo all’impiegata di poter riscuotere una cospicua somma di denaro contante per un rimborso Irpef. L’impiegata, insospettita dalle caratteristiche dei documenti presentati, ha allertato il 113.
I poliziotti delle Volanti, giunti sul posto, hanno bloccato l’uomo, che, nel frattempo, accortosi dei sospetti che aveva creato, stava cercando di scappare. A seguito degli accertamenti sui documenti esibiti dal 45enne allo sportello, è stato appurato che si trattava di una carta d’identità falsa, intestata ad altro soggetto, grazie alla quale l’uomo pensava di poter facilmente truffare l’impiegata, inducendola a consegnargli ben 400 euro. L’uomo è stato così tratto in arresto in flagranza di reato per possesso di documenti falsi e indagato per il reato di tentata truffa aggravata, sostituzione di persona e falsità materiale commessa dal privato, perché è risultato essere falso anche il modulo di rimborso Irperf da lui prodotto. Oggi, venerdì 12 febbraio, si è svolta l’udienza di convalida in Tribunale: l’arresto è stato convalidato e l’uomo, assistito dall’avvocato Gaudenzio Fonio, è stato condannato, con rito direttissimo, a un anno, quattro mesi e dieci giorni di reclusione. Subito dopo l’udienza al 45enne stato notificato il provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio dalla provincia di Novara.
Monica Curino
NOVARA – Tenta una truffa all’ufficio postale, ma fortunatamente viene fermato e tratto in arresto dalla Polizia di Novara. E’ successo giovedì in tarda mattinata alle Poste di via Caviggioli, alla Bicocca.
Qui M.O., 45enne proveniente dalla provincia di Napoli, si è presentato allo sportello, chiedendo all’impiegata di poter riscuotere una cospicua somma di denaro contante per un rimborso Irpef. L’impiegata, insospettita dalle caratteristiche dei documenti presentati, ha allertato il 113.
I poliziotti delle Volanti, giunti sul posto, hanno bloccato l’uomo, che, nel frattempo, accortosi dei sospetti che aveva creato, stava cercando di scappare. A seguito degli accertamenti sui documenti esibiti dal 45enne allo sportello, è stato appurato che si trattava di una carta d’identità falsa, intestata ad altro soggetto, grazie alla quale l’uomo pensava di poter facilmente truffare l’impiegata, inducendola a consegnargli ben 400 euro. L’uomo è stato così tratto in arresto in flagranza di reato per possesso di documenti falsi e indagato per il reato di tentata truffa aggravata, sostituzione di persona e falsità materiale commessa dal privato, perché è risultato essere falso anche il modulo di rimborso Irperf da lui prodotto. Oggi, venerdì 12 febbraio, si è svolta l’udienza di convalida in Tribunale: l’arresto è stato convalidato e l’uomo, assistito dall’avvocato Gaudenzio Fonio, è stato condannato, con rito direttissimo, a un anno, quattro mesi e dieci giorni di reclusione. Subito dopo l’udienza al 45enne stato notificato il provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio dalla provincia di Novara.
Monica Curino