Truffatrice chiede informazioni al carabiniere in borghese che la sta pedinando: arrestata
Diverse le vittime fra gli anziani
Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri di Domodossola hanno arrestato una donna, proveniente dal capoluogo campano, dopo che la stessa aveva appena messo a segno una truffa ai danni di una persona anziana con la tecnica del finto carabiniere.
I fatti
Nel corso della mattinata erano giunte alla centrale operativa dei carabinieri di Domodossola diverse chiamate che segnalavano tentativi di truffa con la nota tecnica del finto carabiniere non solo a Domodossola ma anche in altri comuni limitrofi. Così diverse pattuglie della Compagnia carabinieri di Domodossola, anche in abiti civili, hanno iniziato a pattugliare il territorio alla ricerca di eventuali persone sospette che potessero essere collegate ai tentativi di truffe.
Proprio nel primo pomeriggio, intorno alle ore 14.30, i militari in borghese notavano una donna nei pressi della stazione ferroviaria che si aggirava per le vie del centro con fare sospetto. Veniva notata muoversi con il telefono sempre in mano, come se stesse aspettando istruzioni o consultando qualcosa.
La donna si avvicinava proprio ad uno dei carabinieri in borghese per chiedergli informazioni su come raggiungere una determinata via. Proprio questo particolare, che confermava come la stessa non fosse del posto, unito al suo inconfondibile accento campano, faceva incrementare i sospetti che si trattasse di una truffatrice, incaricata dai complici telefonisti di recarsi nelle abitazioni delle vittime per ritirare i loro averi. I carabinieri hanno iniziato quindi a pedinarla a debita distanza per non farla insospettire per tutto il pomeriggio. La donna è stata vista entrare in diverse vie, soffermandosi nei pressi di alcuni palazzi, come se stesse aspettando qualcosa.
Dopo circa tre ore di pedinamento ininterrotto la donna, infine, soffermatasi di fronte una palazzina del centro ha suonato ad uno dei campanelli entrando e dopo pochi minuti è stata vista riuscire. Dopo l’uscita dal palazzo la stessa aveva un passo più deciso e sempre seguita a vista dai carabinieri si è diretta verso la stazione ferroviaria. È a questo punto che i militari hanno deciso di bloccarla e dopo averla identificata e sottoposta a perquisizione personale hanno rinvenuto una busta contenente denaro contante e diversi monili in oro.
Compreso che la donna aveva appena perfezionato una truffa ai danni di una persona abitante nel
palazzo da dove era stata vista uscire, i carabinieri hanno condotto la stessa in caserma per i successivi accertamenti, mentre un’altra pattuglia in uniforme si è diretta presso la palazzina in questione per appurare quanto ipotizzato.
I militari hanno bussato in tutti gli appartamenti dell’immobile, ma nessuno degli occupanti dava conferma di essere stato truffato. Uno dei condomini, però, informava i carabinieri che al secondo piano viveva una donna anziana da sola, la quale però non aveva aperto ai militari. I carabinieri tornavano quindi al portone indicato in compagnia di un vicino anche per rassicurarla, ma la stessa non apriva comunque. Solo l’arrivo della figlia con le chiavi dell’appartamento permetteva di entrare in casa dove la vittima era ancora al telefono con il complice della donna fermata, il quale per tutto il tempo l’aveva tenuta impegnata anche per non permettergli di verificare quanto sostenuto dai truffatori e consentire alla donna di allontanarsi dal luogo senza che venisse dato l’allarme.
Una volta in caserma la vittima della truffa, accompagnata dalla figlia, ha sporto la denuncia e dopo il riconoscimento ha potuto riavere quanto gli era stato sottratto, contante e oro. Mentre la donna, 39enne residente a Napoli, alla quale sono stati sequestrati ulteriori monili in oro, non appartenenti alla vittima, è stata dichiarata in arresto per truffa aggravata e trattenuta presso le camere di sicurezza della caserma in attesa del rito direttissimo fissato per la mattinata odierna.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri sull’oro recuperato, per stabilire se prima della truffa sventata ci siano state ulteriori vittime.
Bravissimi i nostri amati Carabinieri. Un'operazione da manuale pedinamento e intuizione investigativa. Encomio per i componenti dell Arma, questi fronte Prefetto e Comandante Provinciale Arma. Ancora bravi !!!.