Truffavano le assicurazioni: 4 arresti

Truffavano le assicurazioni: 4 arresti
Pubblicato:

OMEGNA - Sono 4 arresti e 7 denunce a piede libero il bilancio, provvisorio, dell’operazione “Crash for Cash” portata a termine nella prima mattina di giovedì 26 dagli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Omegna e dai colleghi della Squadra mobile a Omegna e Gravellona Toce. I 4 arrestati “taroccavano” auto rubate nel Lazio, modificandone i telai, le centraline di alimentazione elettriche, applicando targhe tedesche, austriache, spagnole, le immatricolavano come se fossero appena arrivate dall’estero e le rivendevano, via internet, ad ignari acquirenti. Truffavano, inoltre, le assicurazioni simulando incidenti, o esagerandone la portata, con la complicità di amici, parenti, conoscenti con i quali avevano rapporti di lavoro. Attività, la commercializzazione di auto rubate e le truffe alle assicurazioni, che andavano avanti almeno dal 2009 e ricostruite in due anni d’indagini congiunte di commissariato di Omegna e comando provinciale della Polizia stradale, coordinate dal sostituto procuratore Sveva De Liguoro con il supporto del Comando provinciale e della Tenenza di Omegna della Guardia di Finanza. Sono finiti in carcere a Verbania Davide Zenoni, 40 anni, titolare di una carrozzeria a Omegna; i fratelli Carmelo e Daniele Stuppino; di 42 e 40 anni, e Andrea Pirozzini, 31 anni. Arrestati nella sua abitazione di Omegna il primo, nei loro alloggi di Gravellona Toce gli altri 3. I complici, che si prestavano a simulare incidenti mai avvenuti o a segnalare constatazioni amichevoli per danni molto più rilevanti del vero, denunciati a piede libero sono 7. Le indagini proseguono per risalire ai fornitori di auto rubate.I dettagli di “Crash for Cash”  sono stati illustrati, nella tarda mattinata di giovedì in questura, dal vicequestore vicario, Lorena Di Felice; dal vicequestore aggiunto, Mauro Patera, e dal comandante provinciale della Polstrada, Marco Bragazzi. «Due anni di impegno totale, trattandosi di persone che per la loro professionalità specifica nel settore e perché utilizzavano come copertura una attività regolare», ha spiegato Patera. Tutto, ha ricostruito Bragaggia «è partito dall’analisi di decine di fascicoli di sinistri stradali acquisiti da diverse compagnie di assicurazione che contenevano delle incongruenze». Commissariato di Omegna e Polizia Stradale hanno così, scoperto che tutto ruotava attorno  alla carrozzeria omegnese di Zenoni e che l’attività illecita andava ben oltre le truffe assicurative. L’associazione a delinquere operava anche con la società fittizia “Dimensione auto” con sede legale a Reggio Emilia e sede operativa a Cremenaga (Varese) della quale risultava amministratore legale Carmelo Stuppino e maggiore azionista il fratello Daniele. Società che non esisteva nemmeno sulla carta. Dai 30 ai 100 mila euro il prezzo di mercato delle auto vendute: Range Rover, Audi, Mercedes, ecc. Ignari gli acquirenti ad alcuni dei quali il magistrato ha consentito di tenersi il mezzo acquistato in buona fede, una quarantina le compagnie assicurative truffate che hanno presentato denuncia dopo la segnalazione della Polizia stradale di Verbania. 
La somma recuperata, frutto dell’attività illecita dei 4 arrestati e dei 7 denunciati a piede libero, è di 135 mila euro. La Guardia di Finanza sta procedendo al sequestro dei conti correnti delle 11 persone, tra arrestati e indagati a piede libero, fino ad ora coinvolti nell’inchiesta. 

Mauro Rampinini

OMEGNA - Sono 4 arresti e 7 denunce a piede libero il bilancio, provvisorio, dell’operazione “Crash for Cash” portata a termine nella prima mattina di giovedì 26 dagli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Omegna e dai colleghi della Squadra mobile a Omegna e Gravellona Toce. I 4 arrestati “taroccavano” auto rubate nel Lazio, modificandone i telai, le centraline di alimentazione elettriche, applicando targhe tedesche, austriache, spagnole, le immatricolavano come se fossero appena arrivate dall’estero e le rivendevano, via internet, ad ignari acquirenti. Truffavano, inoltre, le assicurazioni simulando incidenti, o esagerandone la portata, con la complicità di amici, parenti, conoscenti con i quali avevano rapporti di lavoro. Attività, la commercializzazione di auto rubate e le truffe alle assicurazioni, che andavano avanti almeno dal 2009 e ricostruite in due anni d’indagini congiunte di commissariato di Omegna e comando provinciale della Polizia stradale, coordinate dal sostituto procuratore Sveva De Liguoro con il supporto del Comando provinciale e della Tenenza di Omegna della Guardia di Finanza. Sono finiti in carcere a Verbania Davide Zenoni, 40 anni, titolare di una carrozzeria a Omegna; i fratelli Carmelo e Daniele Stuppino; di 42 e 40 anni, e Andrea Pirozzini, 31 anni. Arrestati nella sua abitazione di Omegna il primo, nei loro alloggi di Gravellona Toce gli altri 3. I complici, che si prestavano a simulare incidenti mai avvenuti o a segnalare constatazioni amichevoli per danni molto più rilevanti del vero, denunciati a piede libero sono 7. Le indagini proseguono per risalire ai fornitori di auto rubate.I dettagli di “Crash for Cash”  sono stati illustrati, nella tarda mattinata di giovedì in questura, dal vicequestore vicario, Lorena Di Felice; dal vicequestore aggiunto, Mauro Patera, e dal comandante provinciale della Polstrada, Marco Bragazzi. «Due anni di impegno totale, trattandosi di persone che per la loro professionalità specifica nel settore e perché utilizzavano come copertura una attività regolare», ha spiegato Patera. Tutto, ha ricostruito Bragaggia «è partito dall’analisi di decine di fascicoli di sinistri stradali acquisiti da diverse compagnie di assicurazione che contenevano delle incongruenze». Commissariato di Omegna e Polizia Stradale hanno così, scoperto che tutto ruotava attorno  alla carrozzeria omegnese di Zenoni e che l’attività illecita andava ben oltre le truffe assicurative. L’associazione a delinquere operava anche con la società fittizia “Dimensione auto” con sede legale a Reggio Emilia e sede operativa a Cremenaga (Varese) della quale risultava amministratore legale Carmelo Stuppino e maggiore azionista il fratello Daniele. Società che non esisteva nemmeno sulla carta. Dai 30 ai 100 mila euro il prezzo di mercato delle auto vendute: Range Rover, Audi, Mercedes, ecc. Ignari gli acquirenti ad alcuni dei quali il magistrato ha consentito di tenersi il mezzo acquistato in buona fede, una quarantina le compagnie assicurative truffate che hanno presentato denuncia dopo la segnalazione della Polizia stradale di Verbania. 
La somma recuperata, frutto dell’attività illecita dei 4 arrestati e dei 7 denunciati a piede libero, è di 135 mila euro. La Guardia di Finanza sta procedendo al sequestro dei conti correnti delle 11 persone, tra arrestati e indagati a piede libero, fino ad ora coinvolti nell’inchiesta. 

Mauro Rampinini

Seguici sui nostri canali