Tunisino "novarese" vicino all'Isis

Tunisino "novarese" vicino all'Isis
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Isis e terrorismo: due provvedimenti di espulsione firmati dal ministro dell'Interno Marco Minniti riguardano  un tunisino 53enne, residente da tempo in provincia di Novara, e un marocchino 50enne, rintracciato nel capoluogo di Torino lo scorso 15 giugno. Entrambi sono stati allontanati dal territorio italiano "per motivi di pericolosità sociale" e la  notizia è stata confermata dal Viminale. Come spiegato in una nota diffusa dagli Interni, "il cittadino tunisino, residente regolarmente in provincia di Novara, aveva manifestato un'ingiustificata insofferenza verso l'Italia e l'Occidente". L'uomo era stato segnalato dai servizi di Intelligence per la sua deriva radicale sotto il profilo religioso ed era "noto negli ambienti che frequentava come soggetto aggressivo e facilmente irritabile". I successivi approfondimenti da parte della Digos hanno fatto emergere che l'uomo "aveva precedenti per reati comuni, tra cui maltrattamenti in famiglia, era effettivamente un soggetto incline alla violenza. Il tunisino è risultato, inoltre, essere in contatto con due estremisti islamici, uno già espulso con decreto del ministro dell'Interno nel 2015 per motivi di sicurezza, e l'altro deceduto nel 2011 in un conflitto a fuoco con le forze di sicurezza tunisine". Il 53enne è stato "rimpatriato con accompagnamento nel suo Paese di provenienza con un volo diretto a Tunisi, decollato dalla frontiera aerea di Malpensa". Il marocchino di 50 anni, con precedenti di polizia per reati comuni, era diventato "il principale referente nella città di Torino di un cittadino libico, presunto estremista sospettato di aver introdotto esplosivi in Gran Bretagna per la realizzazione di progetti terroristici. Il marocchino espulso era stato, inoltre, segnalato anche in altro contesto quale terminale in Italia di una rete criminale dedita a favorire l'ingresso di elementi contigui allo Stato Islamico provenienti dalla Libia - fa sapere il Viminale -. Entrato in Italia nel 2007 con visto per lavoro subordinato e resosi irreperibile dal 2011, è stato rintracciato a Torino lo scorso 15 giugno e accompagnato presso il Centro per rimpatri ed espulso con accompagnamento in Marocco". Con i due estremisti accompagnati in Tunisia e Marocco, sale a 57 il numero di soggetti espulsi dall'inizio dell'anno, 189 dal gennaio 2015.

Isis e terrorismo: due provvedimenti di espulsione firmati dal ministro dell'Interno Marco Minniti riguardano  un tunisino 53enne, residente da tempo in provincia di Novara, e un marocchino 50enne, rintracciato nel capoluogo di Torino lo scorso 15 giugno. Entrambi sono stati allontanati dal territorio italiano "per motivi di pericolosità sociale" e la  notizia è stata confermata dal Viminale. Come spiegato in una nota diffusa dagli Interni, "il cittadino tunisino, residente regolarmente in provincia di Novara, aveva manifestato un'ingiustificata insofferenza verso l'Italia e l'Occidente". L'uomo era stato segnalato dai servizi di Intelligence per la sua deriva radicale sotto il profilo religioso ed era "noto negli ambienti che frequentava come soggetto aggressivo e facilmente irritabile". I successivi approfondimenti da parte della Digos hanno fatto emergere che l'uomo "aveva precedenti per reati comuni, tra cui maltrattamenti in famiglia, era effettivamente un soggetto incline alla violenza. Il tunisino è risultato, inoltre, essere in contatto con due estremisti islamici, uno già espulso con decreto del ministro dell'Interno nel 2015 per motivi di sicurezza, e l'altro deceduto nel 2011 in un conflitto a fuoco con le forze di sicurezza tunisine". Il 53enne è stato "rimpatriato con accompagnamento nel suo Paese di provenienza con un volo diretto a Tunisi, decollato dalla frontiera aerea di Malpensa". Il marocchino di 50 anni, con precedenti di polizia per reati comuni, era diventato "il principale referente nella città di Torino di un cittadino libico, presunto estremista sospettato di aver introdotto esplosivi in Gran Bretagna per la realizzazione di progetti terroristici. Il marocchino espulso era stato, inoltre, segnalato anche in altro contesto quale terminale in Italia di una rete criminale dedita a favorire l'ingresso di elementi contigui allo Stato Islamico provenienti dalla Libia - fa sapere il Viminale -. Entrato in Italia nel 2007 con visto per lavoro subordinato e resosi irreperibile dal 2011, è stato rintracciato a Torino lo scorso 15 giugno e accompagnato presso il Centro per rimpatri ed espulso con accompagnamento in Marocco". Con i due estremisti accompagnati in Tunisia e Marocco, sale a 57 il numero di soggetti espulsi dall'inizio dell'anno, 189 dal gennaio 2015.

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