Ubriaco mette l’anziana zia in una vasca da bagno e le dà fuoco: arrestato

Ubriaco mette l’anziana zia in una vasca da bagno e le dà fuoco: arrestato
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NOVARA, Nella serata di ieri, giovedì 13 ottobre, i Carabinieri di Novara hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari Claudia Gentili su richiesta della Procura della Repubblica di Novara (pm Marco Grandolfo) nei confronti di un 34enne, con precedenti penali, residente a Cerano.L’accusa per la quale i Carabinieri hanno condotto in carcere l’arrestato è molto grave: lesioni personali pluriaggravate, commesse con arma e con abusi tra le mura domestiche. La vicenda ha inizio il 17 giugno scorso: presso il pronto soccorso dell’ospedale di Novara giungeva in ambulanza un’anziana che presentava una serie di lesioni da taglio e numerose bruciature (ustioni di primo e secondo grado) su varie parti del corpo: ricoverata in codice rosso e in pericolo di vita, l’anziana era disorientata e non riusciva a dare spiegazioni su cosa le fosse accaduto.A richiedere l’intervento dei sanitari, poco prima, erano stati i Carabinieri della Stazione di Trecate, che l’avevano individuata in strada, completamente nuda e in stato confusionale, in zona poco distante alla sua abitazione. Il quadro clinico, a seguito dei vari accertamenti effettuati, si delineava di estrema gravità e comprendeva lesioni alla colonna vertebrale.I giorni di prognosi diagnosticati sono stati 135. Uno dei medici che per primo la visitò ebbe la sensazione di trovarsi di fronte a una donna massacrata. Le indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Novara, coordinati dal pm Grandolfo, sono partite dalle iniziali dichiarazioni rese da una familiare della vittima che raccontava di aver appreso dalla donna, che a ridurla in quello stato era stato il nipote che, in preda a uno stato di ubriachezza, l’aveva dapprima messa all’interno di una vasca da bagno e poi, dopo averla cosparsa di alcol, le aveva dato fuoco.I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire un quadro di maltrattamenti e di minacce che l’anziana era costretta a subire da parte del nipote. Le ragioni di questi comportamenti nei confronti dell’anziana zia erano riconducibili allo stato di tossicodipendenza dell’arrestato, che, forte di una delega al ritiro della pensione della parente, si impossessava di tutto il denaro dell’anziana. Le indagini si sono soffermate anche su tale aspetto della vicenda che vede indagata, insieme all’arrestato, anche la moglie, 26 enne, operaia incensurata: ad entrambi viene contestata l’appropriazione indebita della pensione. L’anziana è attualmente assistita dai servizi sociali in una struttura. L’arrestato si trova in carcere a Novara.mo.c.

NOVARA, Nella serata di ieri, giovedì 13 ottobre, i Carabinieri di Novara hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari Claudia Gentili su richiesta della Procura della Repubblica di Novara (pm Marco Grandolfo) nei confronti di un 34enne, con precedenti penali, residente a Cerano.L’accusa per la quale i Carabinieri hanno condotto in carcere l’arrestato è molto grave: lesioni personali pluriaggravate, commesse con arma e con abusi tra le mura domestiche. La vicenda ha inizio il 17 giugno scorso: presso il pronto soccorso dell’ospedale di Novara giungeva in ambulanza un’anziana che presentava una serie di lesioni da taglio e numerose bruciature (ustioni di primo e secondo grado) su varie parti del corpo: ricoverata in codice rosso e in pericolo di vita, l’anziana era disorientata e non riusciva a dare spiegazioni su cosa le fosse accaduto.A richiedere l’intervento dei sanitari, poco prima, erano stati i Carabinieri della Stazione di Trecate, che l’avevano individuata in strada, completamente nuda e in stato confusionale, in zona poco distante alla sua abitazione. Il quadro clinico, a seguito dei vari accertamenti effettuati, si delineava di estrema gravità e comprendeva lesioni alla colonna vertebrale.I giorni di prognosi diagnosticati sono stati 135. Uno dei medici che per primo la visitò ebbe la sensazione di trovarsi di fronte a una donna massacrata. Le indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Novara, coordinati dal pm Grandolfo, sono partite dalle iniziali dichiarazioni rese da una familiare della vittima che raccontava di aver appreso dalla donna, che a ridurla in quello stato era stato il nipote che, in preda a uno stato di ubriachezza, l’aveva dapprima messa all’interno di una vasca da bagno e poi, dopo averla cosparsa di alcol, le aveva dato fuoco.I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire un quadro di maltrattamenti e di minacce che l’anziana era costretta a subire da parte del nipote. Le ragioni di questi comportamenti nei confronti dell’anziana zia erano riconducibili allo stato di tossicodipendenza dell’arrestato, che, forte di una delega al ritiro della pensione della parente, si impossessava di tutto il denaro dell’anziana. Le indagini si sono soffermate anche su tale aspetto della vicenda che vede indagata, insieme all’arrestato, anche la moglie, 26 enne, operaia incensurata: ad entrambi viene contestata l’appropriazione indebita della pensione. L’anziana è attualmente assistita dai servizi sociali in una struttura. L’arrestato si trova in carcere a Novara.mo.c.

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