Ucciso da un colpo di fucile a Ghemme: giovedì eseguita l’autopsia

Ucciso da un colpo di fucile a Ghemme: giovedì eseguita l’autopsia
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NOVARA, E’ stato eseguito giovedì pomeriggio, alla Medicina legale di Novara, e si è protratto per poco più di cinque ore l’esame autoptico sul corpo di Gian Carlo Baragioli, il 59enne ucciso da una pallottola di un cacciatore domenica nei boschi tra Cavaglio e Ghemme. L’uomo, molto conosciuto a Novara, dove aveva vissuto da giovane, e nella zona di Vicolungo, dove attualmente risiedeva, era andato a cercare castagne con la moglie Alessandra. L’autopsia, di cui si è occupata la dottoressa Maria Vittoria Franco, ha confermato una morte derivante da uno sparo di un fucile da caccia, che ha attinto l’uomo alla schiena.

Ulteriori dati che potrebbero emergere saranno confrontati con esami di natura tecnica condotti in questi giorni. In particolare i Carabinieri vogliono capire la traiettoria e la provenienza della pallottola. Importanti novità potrebbero giungere in queste ore. Dagli inquirenti c’è il massimo riserbo, ma la sensazione è che la soluzione sia vicina.

mo.c.

NOVARA, E’ stato eseguito giovedì pomeriggio, alla Medicina legale di Novara, e si è protratto per poco più di cinque ore l’esame autoptico sul corpo di Gian Carlo Baragioli, il 59enne ucciso da una pallottola di un cacciatore domenica nei boschi tra Cavaglio e Ghemme. L’uomo, molto conosciuto a Novara, dove aveva vissuto da giovane, e nella zona di Vicolungo, dove attualmente risiedeva, era andato a cercare castagne con la moglie Alessandra. L’autopsia, di cui si è occupata la dottoressa Maria Vittoria Franco, ha confermato una morte derivante da uno sparo di un fucile da caccia, che ha attinto l’uomo alla schiena.

Ulteriori dati che potrebbero emergere saranno confrontati con esami di natura tecnica condotti in questi giorni. In particolare i Carabinieri vogliono capire la traiettoria e la provenienza della pallottola. Importanti novità potrebbero giungere in queste ore. Dagli inquirenti c’è il massimo riserbo, ma la sensazione è che la soluzione sia vicina.

mo.c.

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