Il caso

Una copia per la statua della Santa rubata a Calogna

Una bella storia di devozione a more per la propria comunità

Una copia per la statua della Santa rubata a Calogna
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Una copia della statua rubata a Calogna è stata piazzata da Sergio Pittarello nell'edificio per restituire vita alla tradizione religiosa.

Una copia per restituire vita alla chiesa

E' dello scorso 29 gennaio la scoperta del duplice furto delle statue di Santa Cristina e di San Giacomo a Calogna, e di un crocefisso nell'oratorio romanico dedicato alla santa protettrice contro le febbri, e dell'altro furto nella chiesetta di Monte Croce della statua lignea di Maria Ausiliatrice, congiuntamente a due candelabri. A circa un mese dall'increscioso episodio, Sergio Pittarello abitante a Calogna ed appassionato d'incisione su legno ha pensato di riparare all'oltraggio fatto alla santa cara ai calognesi, creando una copia su tavola delle fattezze della martire.

Una storia di fede e devozione

"Fin da bambino sono devoto a Santa Cristina - racconta l’artigiano, ora in pensione - io poi svolgo il compito di sacrista volontario, e il gesto sacrilego mi ha molto colpito. Spero che le Forze dell'ordine ritrovino ciò che è stato rubato. Nel frattempo ho pensato di creare qualcosa che andasse a riempire momentaneamente il vuoto lasciato dal trafugamento della statua della santa. La passione per l'incisione mi ha spinto a ricreare su legno di tiglio l'immagine della santa a grandezza originale, appoggiandola poi su una base di legno di mogano. La tavola incisa misura un metro e trenta d'altezza compresa l'aureola della martire, per 55 centimetri di larghezza. Per completare l'opera ho lavorato con lena per una settimana, spero che quanto prima essa possa essere collocata dove c'era la statua originaria".

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