Ultimo saluto

Una folla commossa a Cameri al funerale di Gino Fedele - VIDEO

In tanti hanno voluto esserci. La cognata: "Il tuo grande cuore sarà sempre in noi"

Una folla commossa a Cameri al funerale di Gino Fedele - VIDEO
Pubblicato:
Aggiornato:

Una folla di amici e conoscenti ha salutato oggi per l'ultima volta Gino Fedele, il 30enne morto in un tremendo incidente a Cameri lo scorso venerdì 10 marzo.

In tanti al funerale di Gino Fedele

Una folla di amici e conoscenti ha partecipato oggi pomeriggio al funerale di Gino Fedele, celebrato a Cameri nella chiesa di San Michele. "Il suo sorriso - ha detto nella sua omelia il sacerdote don Fabrizio Coppola, che ha sposato Gino e Melissa e ha celebrato la messa insieme a don Silvio Barbaglia di Veveri, dove i due vivevano, con a servire il parroco don Massimo Martinoli - la sua capacità di essere solidale, generoso, disponibile, altruista nel lavoro e nella quotidianità, aveva solarità di vita e oggi questa è l'eredità che Gino ci lascia. Chiediamo al Signore di essere come Marta e Maria - ha proseguito il don parafrasando il vangelo di Giovanni - che credono nella resurrezione del fratello Lazzaro".

Uno schianto fatale sul tragitto per andare al lavoro

Gino Fedele è morto improvvisamente lo scorso venerdì 10 marzo: da Veveri, dove viveva con la moglie, si stava recando in moto al “Made in Sud risto pizza drink” a Cameri, dove lavorava da circa otto mesi, quando è stato travolto da un camion che avrebbe percorso la rampa per salire in tangenziale Est senza rispettare lo stop. Uno schianto fatale.

Un ragazzo di 30 anni con una moglie e un bambino in arrivo

La storia di Gino Fedele, il ragazzo di 30 anni vittima di un tremendo incidente a Cameri, ha commosso tutto il Novarese e non solo. Il giovane viveva a Novara con la moglie Melissa, che porta in grembo il suo primo figlio. Un lungo applauso  ha accolto il feretro di Gino Fedele all'uscita del feretro dalla chiesa, poi il lancio dei palloncini gialli verso il cielo. Simbolicamente uno dei palloncini lanciati in alto era bianco in segno di saluto al bimbo che nascerà a breve.

La lettera commossa della moglie

"Il regalo più bello che tu potessi farmi prima di andare", ha ricordato la moglie Melissa con la voce rotta dal dolore in una lettera condivisa in chiesa. "Chiunque ti abbia conosciuto, e non solo sente la tua mancanza - ha aggiunto la cognata - Il tuo grande cuore sarà sempre in noi". Gino, che lascia la mamma Grazia, il papà Domenico e i fratelli Tathiana, Oscar e Francesco, era nel mondo della ristorazione da anni, prima in panetteria con lo zio Natalino, si era poi spostato in diversi locali di Novara, fra cui “Il Cortile”, altri a Cameri e da un po’ aveva intrapreso la nuova avventura.  Aveva frequentato la scuola di panificazione e pasticceria.

Seguici sui nostri canali