Vaccini antinfluenzali, è caos: sono arrivate meno dosi e in ritardo
La Regione mette in guardia l’azienda fornitrice a stabilire gli accordi presi
In Piemonte il servizio dei vaccini antinfluenzali finisce nel caos. La Regione mette in guardia l’azienda fornitrice a stabilire gli accordi presi, come riporta PrimaBiella.
La situazione
Vaccini antinfluenzali, è caos: sono arrivate meno dosi e in ritardo. E il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, adesso passa all’attacco contro l’azienda fornitrice:
“Non siamo disposti a tollerare inadempienze contrattuali quando è in gioco la salute dei cittadini e ricorreremo a tutti gli strumenti legali a nostra disposizione per garantire a coloro che ne hanno diritto il vaccino contro l’influenza” – afferma Alberto Cirio, di fronte alle difficoltà rappresentate in queste ore dalla Sanofi, vincitrice della gara regionale per la fornitura di 1 milione e 320 mila dosi di vaccino antinfluenzale, di riuscire a garantire la puntualità delle consegne dell’antidoto.
“A maggio – continua il presidente nel corso di una conferenza stampa indetta per fare il punto sulla questione – l’Assessorato alla Sanità ha sottoscritto un contratto che ci assicurava un numero di dosi capace di garantire l’immunizzazione, considerata ottimale dal ministero della Salute, di oltre il 94 per cento della popolazione a rischio. Finora, però, ci sono state consegnate solo 900 mila dosi e senza rispettare il cronoprogramma delle forniture, creando situazioni di tensioni tra farmacisti, medici e pazienti, mentre la responsabilità è solo della ditta che non sta mantenendo gli impegni assunti”.
Le dosi somministrate
L’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, fornisce intanto dei numeri:
“Nonostante le difficoltà, in 3 settimane di campagna sono state comunque già vaccinate in Piemonte oltre 613.000 persone, un numero vicino ai soggetti vaccinati in tutto il 2019 che sono stati 700mila. Sanofi ci ha comunicato oggi l’estrema difficoltà a consegnarci le 400mila dosi restanti e, pertanto, non vedo altra strada che agire per via legale richiedendo l’adempimento degli impegni contrattuali che l’azienda aveva assunto a maggio con la Regione”.
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