Vaccino Pfizer: basterà per i richiami? Preoccupazione di Liberi e Uguali
Già inoculato l'88% delle dosi consegnate alla regione.
Come noto la campagna vaccinale in atto consta di due inoculazioni, ora la notizia che Pfizer non sta rispettando il calendario delle consegne preoccupa in modo particolare chi ha già fatto la prima vaccinazione ed ora deve però obbligatoriamente effettuare il richiamo.
Vaccino Pfizer
In Piemonte i timori sono espressi in un comunicato di Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi nel Consiglio Regionale del Piemonte.
“In attesa che Arcuri stabilisca la redistribuzione dei vaccini regione per regione, crediamo che faccia bene il Governo a minacciare azioni legali verso la multinazionale Pfizer, siamo nel bel mezzo di una campagna vaccinale, non si può decidere di chiudere i rubinetti dei vaccini una settimana per l’altra” – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
“Scorte già molto usate”
“Ci era parso di capire che il Commissario Arcuri avesse consigliato alle Regioni di tenere da parte dapprima il 20% delle dosi e poi il 30% di vaccini, al fine di consentire di effettuare il cosiddetto richiamo – continua Grimaldi – e pure l’Assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi si era mostrato prudente in questo senso. Però in queste ore osserviamo con preoccupazione che la percentuale di vaccini inoculati, sul totale delle dosi consegnate, è salita fino all’88,4%. Non sappiamo però se questa scelta, quella di proseguire con le vaccinazioni delle prime dosi, sia stata fatta consapevolmente e se possa in qualche modo mettere a rischio i richiami”.