Vecchio ponte, Anas può essere risolutiva
OLEGGIO - Sarà Anas a risolvere l’annosa questione del ponte che collega Oleggio e il Piemonte alla Lombardia? Una prospettiva delineatasi durante il recente incontro organizzato dal circolo del Partito Democratico di Oleggio nell’aula magna di Enaip. Al tavolo dei relatori i rappresentanti delle istituzioni chiamate in causa: Matteo Besozzi presidente della Provincia, Elena Ferrara senatrice oleggese, Marco Grazioli del Pd di Oleggio e il senatore Borioli esperto in infrastrutture. Una questione aperta da diversi decenni: transitare infatti sul tratto di strada che collega Oleggio alla Lombardia, passando attraverso al “ponte di ferro” è spesso un incubo per i pendolari. Traffico, lunghe code e incidenti sono all’ordine del giorno, tanto che quando mezzi di grandi dimensioni passano sul ponte la circolazione si ferma, passano “al brucio” due automobili nello stesso momento. Un’ipotesi di soluzione sembrava essere stata trovata intorno al 2008 con la Giunta Vedovato in Provincia, che dopo avere presentato il progetto e un preventivo, dopo avere accantonato i fonti provinciali necessari, aveva passato il progetto alla Regione per la conferenza di servizi. Qui il primo ostacolo: sembrerebbe infatti che la Regione Lombardia non sia d’accordo sul lavoro e, senza la loro approvazione, il progetto non potrà prendere vita. Non meno incisivo il passaggio della Provincia nella mani della Giunta Sozzani, che ha inizialmente accantonato il progetto del ponte. «Non abbiamo le pretese di arrivare alla conclusione – spiega Grazioli – ma almeno di riaccendere i riflettori su di essa. Oggi ci sembra che sia un collegamento di primaria importanza e che l’idea di un nuovo ponte sia da rilanciare e riprendere». «Speriamo di potere individuare un’opera strategica, come questa – ha auspicato Besozzi – e tagliare il nastro dei lavori finiti nella stessa Amministrazione. Durante la conferenza dei servizi è stato ritirato il progetto per evitare il ‘no’ della Regione Lombardia; è emersa infatti la paura della stessa di fare transitare il traffico di Malpensa anche sul nostro territorio». Il progetto previsto è di circa 20milioni di euro, una cifra non esorbitante per un’infrastruttura di questo tipo. Due milioni sono stati accantonati e spesi da parte della Provincia in fase di progettazione, «11 milioni sono invece finanziati dal Governo, da anni non più messi a bilancio. Bisognerà provare a recuperarli in qualche modo. L’altra novità è legata ad Anas che sta cercando di tornare in possesso di alcuni tratti strategici per i collegamenti; passare questo tratto di strada all’ente nazionale sarebbe un modo per passare oltre alla conferenza dei servizi e all’ostacolo della Lombardia». Elena Ferrara era sindaco di Oleggio quando la giunta Vedovato lanciò l’iniziativa del nuovo ponte. «Ripartire da questo tema per il Pd oleggese è un punto di coraggio – ha sottolineato – un tema datato quanto attuale che obbliga la politica a riconoscere i propri errori. Il ponte è un problema a oggi legato anche alla sicurezza. Difficile anche portarlo a Roma, cosa che ho provato a fare diverse volte. Ma, solo per fare un esempio, non c’era traccia del progetto nel decreto del fare della Regione del 2013. Questo potrebbe essere il momento per rispondere all’esigenza». Puntuale la relazione storica del senatore Borioli. «Oggi l’iter che inquadra il progetto è già stato compiuto. Bisogna ripartire dal punto in cui ci si è fermati – ha confermato – Certo Anas potrebbe giocare un ruolo importante nella risoluzione del problema, ma la cosa migliore è inquadrare il tutto all’interno di una visione strategica che veda il ponte al centro tra tre poli importanti quali Genova, Milano e Torino; lo vede vicino a un aeroporto e vicino a Centri intermodali di grandi dimensioni e grandi centri di ricerca: il contesto deve essere il punto di forza del progetto». Presenti alla serata anche Buonanno, rappresentante del Pd varesino e Mauro Gavinelli, segretario del Pd provinciale. Al termine dell’incontro un dibattito e la speranza che la ripresa e l’avvio dei lavori trovino presto una risoluzione.
Silvia Biasio
OLEGGIO - Sarà Anas a risolvere l’annosa questione del ponte che collega Oleggio e il Piemonte alla Lombardia? Una prospettiva delineatasi durante il recente incontro organizzato dal circolo del Partito Democratico di Oleggio nell’aula magna di Enaip. Al tavolo dei relatori i rappresentanti delle istituzioni chiamate in causa: Matteo Besozzi presidente della Provincia, Elena Ferrara senatrice oleggese, Marco Grazioli del Pd di Oleggio e il senatore Borioli esperto in infrastrutture. Una questione aperta da diversi decenni: transitare infatti sul tratto di strada che collega Oleggio alla Lombardia, passando attraverso al “ponte di ferro” è spesso un incubo per i pendolari. Traffico, lunghe code e incidenti sono all’ordine del giorno, tanto che quando mezzi di grandi dimensioni passano sul ponte la circolazione si ferma, passano “al brucio” due automobili nello stesso momento. Un’ipotesi di soluzione sembrava essere stata trovata intorno al 2008 con la Giunta Vedovato in Provincia, che dopo avere presentato il progetto e un preventivo, dopo avere accantonato i fonti provinciali necessari, aveva passato il progetto alla Regione per la conferenza di servizi. Qui il primo ostacolo: sembrerebbe infatti che la Regione Lombardia non sia d’accordo sul lavoro e, senza la loro approvazione, il progetto non potrà prendere vita. Non meno incisivo il passaggio della Provincia nella mani della Giunta Sozzani, che ha inizialmente accantonato il progetto del ponte. «Non abbiamo le pretese di arrivare alla conclusione – spiega Grazioli – ma almeno di riaccendere i riflettori su di essa. Oggi ci sembra che sia un collegamento di primaria importanza e che l’idea di un nuovo ponte sia da rilanciare e riprendere». «Speriamo di potere individuare un’opera strategica, come questa – ha auspicato Besozzi – e tagliare il nastro dei lavori finiti nella stessa Amministrazione. Durante la conferenza dei servizi è stato ritirato il progetto per evitare il ‘no’ della Regione Lombardia; è emersa infatti la paura della stessa di fare transitare il traffico di Malpensa anche sul nostro territorio». Il progetto previsto è di circa 20milioni di euro, una cifra non esorbitante per un’infrastruttura di questo tipo. Due milioni sono stati accantonati e spesi da parte della Provincia in fase di progettazione, «11 milioni sono invece finanziati dal Governo, da anni non più messi a bilancio. Bisognerà provare a recuperarli in qualche modo. L’altra novità è legata ad Anas che sta cercando di tornare in possesso di alcuni tratti strategici per i collegamenti; passare questo tratto di strada all’ente nazionale sarebbe un modo per passare oltre alla conferenza dei servizi e all’ostacolo della Lombardia». Elena Ferrara era sindaco di Oleggio quando la giunta Vedovato lanciò l’iniziativa del nuovo ponte. «Ripartire da questo tema per il Pd oleggese è un punto di coraggio – ha sottolineato – un tema datato quanto attuale che obbliga la politica a riconoscere i propri errori. Il ponte è un problema a oggi legato anche alla sicurezza. Difficile anche portarlo a Roma, cosa che ho provato a fare diverse volte. Ma, solo per fare un esempio, non c’era traccia del progetto nel decreto del fare della Regione del 2013. Questo potrebbe essere il momento per rispondere all’esigenza». Puntuale la relazione storica del senatore Borioli. «Oggi l’iter che inquadra il progetto è già stato compiuto. Bisogna ripartire dal punto in cui ci si è fermati – ha confermato – Certo Anas potrebbe giocare un ruolo importante nella risoluzione del problema, ma la cosa migliore è inquadrare il tutto all’interno di una visione strategica che veda il ponte al centro tra tre poli importanti quali Genova, Milano e Torino; lo vede vicino a un aeroporto e vicino a Centri intermodali di grandi dimensioni e grandi centri di ricerca: il contesto deve essere il punto di forza del progetto». Presenti alla serata anche Buonanno, rappresentante del Pd varesino e Mauro Gavinelli, segretario del Pd provinciale. Al termine dell’incontro un dibattito e la speranza che la ripresa e l’avvio dei lavori trovino presto una risoluzione.
Silvia Biasio