Via Juvarra: udienza di convalida dell’arresto per il ragazzo

Via Juvarra: udienza di convalida dell’arresto per il ragazzo
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NOVARA – Udienza di convalida dell’arresto, nella tarda mattinata di oggi, lunedì 16 marzo, per Andrea Corallo, il 27enne che, nel primo pomeriggio di sabato, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, durante una lite con colluttazione con il patrigno, Davide Gabasio, di 47 anni, lo ha ferito mortalmente al fianco con un coltello.
Il giovane è assistito d’ufficio dall’avvocato Annalisa Lipari e si trova alla casa circondariale di via Sforzesca. Il pm Nicola Serianni, titolare dell’indagine, gli contesta l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
“Tutto è però successo durante una colluttazione – sostiene il legale dell’uomo – Occorre capire bene l’intero contesto. La Polizia, infatti, continua le sue indagini ed esaminerà anche quanto raccolto dalla Scientifica. A quanto so sinora il mio assistito avrebbe reagito al 47enne, che pare, nel corso della lite, lo stesse bastonando. Il giovane ha alcune ferite sulle mani e sulla schiena. Quella ferita al fianco è partita in un’occasione concitata, in una colluttazione, alla quale il 27enne ha reagito. L’accusa potrebbe pertanto mutare”.
Tra le prime frasi dette agli agenti sabato pomeriggio dal ragazzo (che ha chiamato lui stesso i soccorsi e da tutti conosciuto come un giovane tranquillo): “non volevo ucciderlo, stavamo litigando”.
L’arresto è stato convalidato, mentre l’avvocato ha chiesto una misura meno gravosa per il giovane e il giudice si è riservato la decisione.

mo.c.

NOVARA – Udienza di convalida dell’arresto, nella tarda mattinata di oggi, lunedì 16 marzo, per Andrea Corallo, il 27enne che, nel primo pomeriggio di sabato, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, durante una lite con colluttazione con il patrigno, Davide Gabasio, di 47 anni, lo ha ferito mortalmente al fianco con un coltello.
Il giovane è assistito d’ufficio dall’avvocato Annalisa Lipari e si trova alla casa circondariale di via Sforzesca. Il pm Nicola Serianni, titolare dell’indagine, gli contesta l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
“Tutto è però successo durante una colluttazione – sostiene il legale dell’uomo – Occorre capire bene l’intero contesto. La Polizia, infatti, continua le sue indagini ed esaminerà anche quanto raccolto dalla Scientifica. A quanto so sinora il mio assistito avrebbe reagito al 47enne, che pare, nel corso della lite, lo stesse bastonando. Il giovane ha alcune ferite sulle mani e sulla schiena. Quella ferita al fianco è partita in un’occasione concitata, in una colluttazione, alla quale il 27enne ha reagito. L’accusa potrebbe pertanto mutare”.
Tra le prime frasi dette agli agenti sabato pomeriggio dal ragazzo (che ha chiamato lui stesso i soccorsi e da tutti conosciuto come un giovane tranquillo): “non volevo ucciderlo, stavamo litigando”.
L’arresto è stato convalidato, mentre l’avvocato ha chiesto una misura meno gravosa per il giovane e il giudice si è riservato la decisione.

mo.c.

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