Vigezzo, una valle ferita dalle fiamme
VILLETTE - E’ una valle ferita, la Vigezzo, devastata da quattro giorni di fiamme che hanno visto andare in fumo diversi ettari dei suoi boschi. E’ una battaglia contro gli incendi quella che si sta combattendo da martedì a Malesco, Re e Villette, i tre Comuni presi di mira dalla mano del piromane. Sì perché anche se le indagini sono ancora in corso, è ormai certa l’origine dolosa dei roghi che hanno snaturato i versanti montani della Costa di Faedo, la montagna di modeste dimensioni (quota m 1410) completamente ricoperta di boschi (soprattutto rovere, abete bianco, abete rosso e faggio) alle cui pendici sono adagiati i paesi di Zornasco, Villette e Folsogno. L’emergenza è scattata martedì alle 21 quando le fiamme si sono sprigionate nell’oscurità. Per il pericolo della vicinanza con le abitazioni, sono state evacuate le famiglie di due case che s’affacciano sulla statale 337, nei pressi del ponte di Malesco e delle palestre di roccia. Impressionanti i roghi che hanno dovuto spegnere i due canadair che fino a ieri hanno operato in zona, con l’ausilio di due elicotteri e dell’Erikson dell’esercito. Oltre a moltissimi uomini e mezzi dei vigili del fuoco, Forestale, Aib e protezione civile: in tutto ieri in valle c’erano in azione 120 uomini e 35 automezzi antincendio, oltre alle forze dell’ordine tra Carabinieri e Polizia.
Fino a ieri alle 16 è rimasta chiusa la statale 337, bloccando di fatto il collegamento internazionale tra Domodossola e Locarno. Dopo un sopralluogo dei sindaci e di Anas si è deciso di riaprire l’arteria seppur con un monitoraggio costante della situazione, per evitare che altri i focolai possano alimentarsi nuovamente. Ha sempre funzionato regolarmente invece la ferrovia “Domodossola-Locarno”. Il lavoro di bonifica sarà ancora lungo. «La situazione è sotto controllo – spiega il sindaco di Malesco e presidente dell’Unione dei Comuni vigezzini, Enrico Barbazza -. Domani (oggi, ndr) si lavorerà ancora senza sosta per mettere in sicurezza le zone colpite dai roghi». Poi inizierà la conta dei danni che si annuncia già ingente al patrimonio boschivo. Intanto sono state avviate le indagini e si sta cercando il piromane.
Marco De Ambrosis
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 6 febbraio 2016
VILLETTE - E’ una valle ferita, la Vigezzo, devastata da quattro giorni di fiamme che hanno visto andare in fumo diversi ettari dei suoi boschi. E’ una battaglia contro gli incendi quella che si sta combattendo da martedì a Malesco, Re e Villette, i tre Comuni presi di mira dalla mano del piromane. Sì perché anche se le indagini sono ancora in corso, è ormai certa l’origine dolosa dei roghi che hanno snaturato i versanti montani della Costa di Faedo, la montagna di modeste dimensioni (quota m 1410) completamente ricoperta di boschi (soprattutto rovere, abete bianco, abete rosso e faggio) alle cui pendici sono adagiati i paesi di Zornasco, Villette e Folsogno. L’emergenza è scattata martedì alle 21 quando le fiamme si sono sprigionate nell’oscurità. Per il pericolo della vicinanza con le abitazioni, sono state evacuate le famiglie di due case che s’affacciano sulla statale 337, nei pressi del ponte di Malesco e delle palestre di roccia. Impressionanti i roghi che hanno dovuto spegnere i due canadair che fino a ieri hanno operato in zona, con l’ausilio di due elicotteri e dell’Erikson dell’esercito. Oltre a moltissimi uomini e mezzi dei vigili del fuoco, Forestale, Aib e protezione civile: in tutto ieri in valle c’erano in azione 120 uomini e 35 automezzi antincendio, oltre alle forze dell’ordine tra Carabinieri e Polizia.
Fino a ieri alle 16 è rimasta chiusa la statale 337, bloccando di fatto il collegamento internazionale tra Domodossola e Locarno. Dopo un sopralluogo dei sindaci e di Anas si è deciso di riaprire l’arteria seppur con un monitoraggio costante della situazione, per evitare che altri i focolai possano alimentarsi nuovamente. Ha sempre funzionato regolarmente invece la ferrovia “Domodossola-Locarno”. Il lavoro di bonifica sarà ancora lungo. «La situazione è sotto controllo – spiega il sindaco di Malesco e presidente dell’Unione dei Comuni vigezzini, Enrico Barbazza -. Domani (oggi, ndr) si lavorerà ancora senza sosta per mettere in sicurezza le zone colpite dai roghi». Poi inizierà la conta dei danni che si annuncia già ingente al patrimonio boschivo. Intanto sono state avviate le indagini e si sta cercando il piromane.
Marco De Ambrosis
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