Il caso

Voli di Malpensa: "Ancora troppi silenzi sull'operazione Bridge"

Lo scenario previsto per fine luglio preoccupa non poco i comitati

Voli di Malpensa: "Ancora troppi silenzi sull'operazione Bridge"
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Voli di Malpensa: i Comitati dei cittadini intervengono dopo la riunione con Sea.

Voli di Malpensa: Comitati e Sea si ritrovano a Lonate Pozzolo

"Operazione Bridge". E’ questo il nome del cambiamento in previsione dal prossimo 27 luglio al 27 ottobre allo scalo di Malpensa presentato da Sea ai rappresentanti dei Comuni e dei comitati dei cittadini lunedì 24 giugno nell’attesa riunione di Lonate Pozzolo. Lo scenario previsto per lo spostamento dei voli da Linate a Malpensa a causa di alcuni lavori in programma nello scalo milanese preoccupa non poco i residenti dei comuni della sponda ovest del Ticino. E a quanto pare le risposte fornite da Sea sembrano non convincere affatto i comitati dei cittadini intervenuti alla riunione. In rappresentanza della sponda piemontese erano presenti Elena Strohmenger, presidente del Covest, Ferruccio Gallanti, presidente del Comitato Aerei Varallo Pombia, e Nicola Arlunno, vicesindaco di Pombia.

La posizione del Covest

"Abbiamo assistito a un’assemblea con un’ora e mezza di banalità assolute - dice Elena Strohmenger, presidente del Covest - eppure la platea era composta quasi esclusivamente da persone ben informate sull’operazione. Nel corso del mio intervento mi sono presentata, ho spiegato che il Covest rappresenta 24 Comuni, che si raffronta con la Regione, la Provincia, l’Asl e l’Arpa e ho rivolto poche domande al direttore responsabile della gestione dell’aeroporto Alessandro Fidato. Ho spiegato che con il decreto D’Alema è stato stabilito che Malpensa potrà accogliere un massimo di 21 milioni circa di passeggeri e ho evidenziato che Sea agisce già in un contesto di illegalità. Ho chiesto per quale motivo sulle nostre teste volano ancora aerei vecchi e inquinanti come l’Md 80 fotografato sopra ai nostri cieli nei giorni scorsi, ho esortato i responsabili a farci vedere le simulazioni sull’aumento del rumore. Le risposte che ho ricevuto, in un clima di generale nervosismo, non sono sufficienti. Ci è stato detto, mentendo, che Malpensa agisce in un contesto di legalità, che gli aerei inquinanti volano solo in condizioni di emergenza e non ci è stata data alcuna simulazione sull’aumento del rumore che subiremo. E’ stato strano poi vedere i funzionari di Sea quasi schierati a difesa dei sindaci lombardi, che sembravano semplici comparse, mentre noi siamo stati identificati come “facinorosi ambientalisti”, etichetta che rifiuto con forza. Siamo stati presi in giro da chi con questa operazione cerca di mascherare un cambiamento più duraturo".

Negativa anche l'opinione del Comitato aerei Varallo Pombia

Largamente insoddisfatto dell’esito dell’incontro anche Ferruccio Gallanti, presidente del Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa. "Nessun rappresentante di Enac, Enav e Assoclearance, almeno così ci è stato dato di intendere - scrive - era presente all’incontro. Nessuna nuova notizia o dato rilevante è stato comunicato od esibito, ai cittadini ed ai Comitati cittadini intervenuti numerosi, rispetto alle informazioni già diffuse sui giornali locali. Quello che invece è apparso evidente ed è a dir poco sconcertante è stato il silenzio dei sindaci lombardi del Cuv (non uno ha infatti preso la parola, posto domande o tenuto un benché minimo intervento) e l’assenza delle istituzioni locali piemontesi. Alle nostre domande, su aspetti specifici in termini di sicurezza del volo e tutela dei soggetti terzi in relazione al “Rischio aeronautico” che una attività aeroportuale genera, il portavoce di Sea Alessandro Fidato ha risposto in termini non esaustivi, affermando che la responsabilità dell'elaborazione delle curve di isorischio sarebbe a carico di Enac, senza risolvere l'interrogativo posto e riguardante la sicurezza della Navigazione Aerea e la tutela delle popolazioni sottostanti alle rotte di decollo e atterraggio. Il trasferimento dei voli da Linate, dunque, in assenza di tali predetti adempimenti, conferma implicitamente le nostre tesi, dando atto conseguentemente che alla data del presente comunicato non sono state predisposte nessuna curva di isorischio-rischio terzi, complessiva e relativa al traffico quotidiano e nessuna mappa del rischio aeronautico terzi, relativa al sovraccarico di voli aggiuntivi per i tre mesi del trasloco da Linate a Malpensa. Non risultano altresì essere state predisposte ed illustrate la mappa acustica aeroportuale aggiornata in Lva, gli scenari di impatto acustico per i tre mesi del trasferimento dei voli, in relazione alla diversificata alternanza nell'utilizzo delle piste ed al sovraccarico dei voli sulle radiali piemontesi 280° e 310°, a beneficio e sgravio della radiale 320°".

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