Volontaria morsa da un cane al rifugio, chi paga? «Il contenzioso è tra privati»

Volontaria morsa da un cane al rifugio, chi paga? «Il contenzioso è  tra privati»
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GALLIATE - Una volontaria morsa da un cane ospite del rifugio “La Cuccia”. L'evento, che risale a qualche settimana fa, ha offerto ai consiglieri dei gruppi Pd-Pse e Movimento 5 Stelle l'occasione per tornare sull'argomento, già oggetto di tante polemiche. Nel Consiglio comunale di giovedì scorso, è stato il consigliere Cosimo Bifano ad illustrare l'interrogazione: partendo dal presupposto che dal 1° gennaio 2014 non esiste più alcuna convenzione tra Comune e “La Cuccia”, Bifano ha chiesto, tra l'altro, “quali provvedimenti sono stati intrapresi a garanzia del Comune”, “chi pagherà i costi del trasferimento del cane Leo (il “morsicatore”, ndr) in un'altra struttura idonea” e “chi pagherà i danni alla volontaria”.
Attualmente, ha risposto l'assessore ai Lavori pubblici e Ambiente Corrado Frugeri, i cani ospiti del rifugio “La Cuccia” sono 16 (12 recuperati dall'abbandono, 3 provenienti da un sequestro autorizzato dall'Asl presso una ditta di Cameri 14 anni fa e uno che in realtà è stato accolto fin dal 2009 presso una struttura di recupero di Reggio Emilia perché mordace). La loro custodia e mantenimento, ha proseguito, «erano in capo al Comune di Galliate e lo sono tutt'oggi» ma «nessuno di loro grava sul bilancio comunale. Sono in toto curati, accuditi e sfamati dall'associazione». Il tutto, «senza chiedere un euro al Comune», ma con una spesa annua (riferita al 2014) di 28.830 euro «senza considerare i costi delle spese veterinarie e dell'affitto dei box». 
Quanto all'episodio dell'incidente occorso alla volontaria, ha detto ancora Frugeri, «qualsiasi controversia va gestita tra privati, con esclusione dell'Amministrazione. A tal proposito - ha precisato l'assessore - mi sono personalmente accertato che la struttura “La Cuccia” abbia polizza assicurativa a copertura di ogni genere d'incidente».
E la sorte del cane Leo? Oggi, ha spiegato Frugeri, «è ospite presso il canile sanitario. Secondo le indicazioni ricevute dall'Asl, non è necessario il trasferimento presso una differente struttura, ma si procederà invece con recupero comportamentale assistito da personale idoneo e formate per questo genere d'interventi. Ad oggi quindi non sono previsti oneri aggiuntivi se non quelli delle singole sedute dell'esperto comportamentalista. Purtroppo, l'alternativa proposta dall'Asl, sarebbe la soppressione. Penso che prima di arrivare a una simile soluzione così estrema debbano esser fatti tutti i tentativi possibili per il recupero dell'animale. Proprio nella giornata di sabato 21 mi sono personalmente recato presso la struttura per verificare le condizioni dell'amico a quattro zampe. E' innegabilmente in cane molto vivace, territoriale, dotato di forza, ma per fortuna ha trovato subito buon feeling con l'operatore della cooperativa il Frutteto che gestisce il canile sanitario. Questo pone le basi per una positiva risoluzione della vicenda».
Le spiegazioni di Frugeri non hanno però convinto Bifano: «Non sono soddisfatto delle risposta. I cani sono ospitati al rifugio “La Cuccia” in modo temporaneo, ma  sono del Comune e il Comune ritengo che abbia delle responsabilità, soprattutto se - come accaduto - fanno del male a qualcuno».  Una «completa insoddisfazione» è stata espressa anche da Alberto Cantone (Pd-Pse): «I cani appartengono all'Amministrazione ma risultano residenti in una struttura non più convenzionata: mi auguro che questa questione venga approfondita dal Comune».
Laura Cavalli

GALLIATE - Una volontaria morsa da un cane ospite del rifugio “La Cuccia”. L'evento, che risale a qualche settimana fa, ha offerto ai consiglieri dei gruppi Pd-Pse e Movimento 5 Stelle l'occasione per tornare sull'argomento, già oggetto di tante polemiche. Nel Consiglio comunale di giovedì scorso, è stato il consigliere Cosimo Bifano ad illustrare l'interrogazione: partendo dal presupposto che dal 1° gennaio 2014 non esiste più alcuna convenzione tra Comune e “La Cuccia”, Bifano ha chiesto, tra l'altro, “quali provvedimenti sono stati intrapresi a garanzia del Comune”, “chi pagherà i costi del trasferimento del cane Leo (il “morsicatore”, ndr) in un'altra struttura idonea” e “chi pagherà i danni alla volontaria”.
Attualmente, ha risposto l'assessore ai Lavori pubblici e Ambiente Corrado Frugeri, i cani ospiti del rifugio “La Cuccia” sono 16 (12 recuperati dall'abbandono, 3 provenienti da un sequestro autorizzato dall'Asl presso una ditta di Cameri 14 anni fa e uno che in realtà è stato accolto fin dal 2009 presso una struttura di recupero di Reggio Emilia perché mordace). La loro custodia e mantenimento, ha proseguito, «erano in capo al Comune di Galliate e lo sono tutt'oggi» ma «nessuno di loro grava sul bilancio comunale. Sono in toto curati, accuditi e sfamati dall'associazione». Il tutto, «senza chiedere un euro al Comune», ma con una spesa annua (riferita al 2014) di 28.830 euro «senza considerare i costi delle spese veterinarie e dell'affitto dei box». 
Quanto all'episodio dell'incidente occorso alla volontaria, ha detto ancora Frugeri, «qualsiasi controversia va gestita tra privati, con esclusione dell'Amministrazione. A tal proposito - ha precisato l'assessore - mi sono personalmente accertato che la struttura “La Cuccia” abbia polizza assicurativa a copertura di ogni genere d'incidente».
E la sorte del cane Leo? Oggi, ha spiegato Frugeri, «è ospite presso il canile sanitario. Secondo le indicazioni ricevute dall'Asl, non è necessario il trasferimento presso una differente struttura, ma si procederà invece con recupero comportamentale assistito da personale idoneo e formate per questo genere d'interventi. Ad oggi quindi non sono previsti oneri aggiuntivi se non quelli delle singole sedute dell'esperto comportamentalista. Purtroppo, l'alternativa proposta dall'Asl, sarebbe la soppressione. Penso che prima di arrivare a una simile soluzione così estrema debbano esser fatti tutti i tentativi possibili per il recupero dell'animale. Proprio nella giornata di sabato 21 mi sono personalmente recato presso la struttura per verificare le condizioni dell'amico a quattro zampe. E' innegabilmente in cane molto vivace, territoriale, dotato di forza, ma per fortuna ha trovato subito buon feeling con l'operatore della cooperativa il Frutteto che gestisce il canile sanitario. Questo pone le basi per una positiva risoluzione della vicenda».
Le spiegazioni di Frugeri non hanno però convinto Bifano: «Non sono soddisfatto delle risposta. I cani sono ospitati al rifugio “La Cuccia” in modo temporaneo, ma  sono del Comune e il Comune ritengo che abbia delle responsabilità, soprattutto se - come accaduto - fanno del male a qualcuno».  Una «completa insoddisfazione» è stata espressa anche da Alberto Cantone (Pd-Pse): «I cani appartengono all'Amministrazione ma risultano residenti in una struttura non più convenzionata: mi auguro che questa questione venga approfondita dal Comune».
Laura Cavalli

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