Giornata nazionale per le vittime del Covid

A Bergamo il «Dona Pacem» della cureggese Damiana Natali

Il momento in musica è stato trasmesso in streaming da BergamoTv.

A Bergamo il «Dona Pacem» della cureggese Damiana Natali
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In occasione della giornata dedicata alle vittime del Coronavirus, a Bergamo è stato registrato un momento in musica con la direttrice novarese.

Il "Dona Pacem" di Damiana Natali a Bergamo per le vittime del Covid

La modalità online ha abbattuto ogni barriera, e le note del «Memoriale per la Rinascita», dalla cattedrale di Bergamo, nella serata di ieri, giovedì 18 marzo hanno portato semi di speranza in rete. A seminare speranza è stata Damiana Natali, direttrice d’orchestra originaria di Cureggio, nel Borgomanerese, che ormai da diverso tempo vive e lavora proprio a Bergamo. Natali dirige l’Orchestra Ars Armonica APS (associazione di promozione sociale), che ha partecipato all’organizzazione del Memoriale con la Curia Diocesana di Bergamo in occasione della I°Giornata nazionale delle vittime del Covid. Trasmesso in diretta su BergamoTV, il Memoriale per la Rinascita non poteva che essere organizzato nella città lombarda che più di ogni altra in Italia ha sofferto nella prima ondata dell’emergenza Covid. Dai luoghi in cui vennero scattate le foto ai camion dell’esercito che trasportavano le bare delle vittime del virus verso altre regioni, una delle immagini simbolo della pandemia in Italia, dopo un anno è un altro simbolo molto potente ad essere lanciato: «E’ stato emozionante e commovente - spiega Natali, eseguire il “Dona Pacem” – coinvolgendo 80 artisti e nomi importanti della lirica. Dedico queste note che partono simbolicamente da Bergamo ma spero arrivino lontano nel cuore di tutti, grazie alla diretta e ai vari passaggi in streaming».

Dona Pacem è un messaggio di speranza

«Dona Pacem» già nel titolo spiega il suo intento: «Porta un messaggio di speranza - così Natali - di fiducia nel futuro, abbiamo bisogno di rinascere e trasformare la tristezza passata in gioia e consapevolezza dell’essere. Esprimo questo in musica, perché la musica si rivolge all’interiorità delle persone, non ha confini ed è un alfabeto universale. I temi del Dona Pacem sono nati qui a Bergamo, già da tempo, guardando fuori dalla finestra del mio studio, da cui vedo città Alta come una cartolina. Anche a Cureggio trovo ispirazione e la natura mi suggerisce sempre tanti spunti. Mi spiace non poter essere lì e veder sbocciare i fiori del giardino ma conto di tornare per tempo per camelie, rose e magnolie».

"A Bergamo ho visto la gente divenire triste"

Natali ha vissuto a Bergamo tutta l’emergenza Coronavirus: «Vivo a Bergamo da oltre 15 anni, ma in quest’ultimo anno ho visto questa città trasformarsi e la gente divenire triste. Però mi ha colpito molto il coraggio e l’ altruismo delle persone, come non mai. Mi sono resa conto quanto la condivisione e l’aiuto umano sia la cosa che ti fa sentire vivo ed utile, che la nostra vita è da perdere per gli altri, per essere realizzata pienamente».
La musica è stato il conduttore del messaggio di speranza che è partito giovedì 18 marzo da Bergamo, che in questi giorni commemorativi ha avuto la presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi: «La musica si svolge anche nel silenzio e nel lockdown - continua Natali - un artista non ha bisogno di molto per essere felice e vivere nella sua arte. Le note rimangono per me un punto fisso, durante qualsiasi tempesta o cambiamento della vita, è a quelle che mi aggrappo. Ma in tempi di Covid conta il coraggio e ciò che hai nel cuore da dare». Oltre all’ Orchestra Ars Armonica, hanno partecipato il Coro Città Piazzola sul Brenta, ed i Solisti nomi internazionali della lirica, Federica Vitali (soprano), Anna Maria Chiuri (contralto), Ivan Defabiani (tenore), Marco Spotti (basso). Tra i brani suonati, oltre al Dona Pacem, sono state eseguite il Gloria RV 580 di Vivaldi, il Requiem di Mozart ed il Messiah di Händel.
«Dopo questo primo evento del “Dona Pacem” – spiegano gli organizzatori - vi saranno altri momenti che porteranno il titolo di altre musiche composte dalla Natali tra cui “Note di Luce” e la “Notte degli Abbracci”, con l’intenzione di far rivivere la speranza attraverso la musica dal vivo, donandola alla collettività».

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