Al Coccia Anna Maria Barbera tra cellulari e tecnologia

Al Coccia Anna Maria Barbera tra cellulari e tecnologia
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NOVARA - Per gli amanti della comicità un appuntamento inserito negli eventi fuori stagione del Teatro Coccia: grazie a Show Bees arriva a Novara Anna Maria Barbera. Oggi, martedì 28 marzo, alle 21 in scena con “Ma voi… Come stai?!” (biglietti dai 25 ai 40 euro al botteghino, sul sito del Coccia e sul circuito Ticketone). Una performance al passo con i tempi ipertecnologici che stiamo vivendo. Tra emozioni, sentimenti, paure…

La tecnologia riempie sempre più la nostra vita: quasi un input a cui non sottrarsi quello di portare anche computer e cellulari sulla scena? Che messaggio ci lancia lo spettacolo? E quali consigli ci dà per recuperare il dono dell’incontro che un po’ abbiamo perso?

«Lo spettacolo – spiega Anna Maria Barbera - si avvale della parola in un monologo che diventa dialogo rivolgendosi al pubblico, già dal titolo. La realtà multimediale o "multimediocre" col suo imperativo tecnologico se agevola una gestione spazio-tempo non riconosce quel tempo intimo abbandonato ai suoi interrogativi in quella relazione di solitudine nella moltitudine. L'intento è proprio affermare il sentimento della Vita con i nostri smarrimenti in essa, dove la voce più profonda del nostro essere è sovrastata da un progresso che non ci restituisce alla nostra umanità, con esiti d'infelicità. Saturi di stimoli che alimentano l'industria ma non nutrono l'anima e il suo anelito. Arduo e pretenzioso dare consigli, il mio è un invito non solo a teatro naturalmente, prezioso per ridestar le menti, ma a dare valore a quanto giace in noi nel ricongiungimento con un'Esistenza che non può prescindere dall'Amore. Il nostro tempo attuale è povero».

Far ridere oggi è più facile o difficile rispetto a ieri?

«Posso solo rispondere per il tempo vissuto e penso ci sia un disincanto difficile da sorprendere. La risata memorabile ha una forza liberante, che al contempo illumina un concetto e conforta l'animo, fondendo sapienza e innocenza».

Teatro o televisione? Dove è più a suo agio?

«In entrambi i casi mi rivolgo al pubblico e pur differendo molto la dimensione ne sento la responsabilità. Nel rispetto di chi dedica un'attenzione per quel valore dell'incontro di cui si diceva, dove l'artista muove riflessioni, emozioni. Cosi vi attendo dal palco di Novara insieme alle suggestioni musicali del LeoRaverajazzTrio, per dirci di Noi».

e.gr.

NOVARA - Per gli amanti della comicità un appuntamento inserito negli eventi fuori stagione del Teatro Coccia: grazie a Show Bees arriva a Novara Anna Maria Barbera. Oggi, martedì 28 marzo, alle 21 in scena con “Ma voi… Come stai?!” (biglietti dai 25 ai 40 euro al botteghino, sul sito del Coccia e sul circuito Ticketone). Una performance al passo con i tempi ipertecnologici che stiamo vivendo. Tra emozioni, sentimenti, paure…

La tecnologia riempie sempre più la nostra vita: quasi un input a cui non sottrarsi quello di portare anche computer e cellulari sulla scena? Che messaggio ci lancia lo spettacolo? E quali consigli ci dà per recuperare il dono dell’incontro che un po’ abbiamo perso?

«Lo spettacolo – spiega Anna Maria Barbera - si avvale della parola in un monologo che diventa dialogo rivolgendosi al pubblico, già dal titolo. La realtà multimediale o "multimediocre" col suo imperativo tecnologico se agevola una gestione spazio-tempo non riconosce quel tempo intimo abbandonato ai suoi interrogativi in quella relazione di solitudine nella moltitudine. L'intento è proprio affermare il sentimento della Vita con i nostri smarrimenti in essa, dove la voce più profonda del nostro essere è sovrastata da un progresso che non ci restituisce alla nostra umanità, con esiti d'infelicità. Saturi di stimoli che alimentano l'industria ma non nutrono l'anima e il suo anelito. Arduo e pretenzioso dare consigli, il mio è un invito non solo a teatro naturalmente, prezioso per ridestar le menti, ma a dare valore a quanto giace in noi nel ricongiungimento con un'Esistenza che non può prescindere dall'Amore. Il nostro tempo attuale è povero».

Far ridere oggi è più facile o difficile rispetto a ieri?

«Posso solo rispondere per il tempo vissuto e penso ci sia un disincanto difficile da sorprendere. La risata memorabile ha una forza liberante, che al contempo illumina un concetto e conforta l'animo, fondendo sapienza e innocenza».

Teatro o televisione? Dove è più a suo agio?

«In entrambi i casi mi rivolgo al pubblico e pur differendo molto la dimensione ne sento la responsabilità. Nel rispetto di chi dedica un'attenzione per quel valore dell'incontro di cui si diceva, dove l'artista muove riflessioni, emozioni. Cosi vi attendo dal palco di Novara insieme alle suggestioni musicali del LeoRaverajazzTrio, per dirci di Noi».

e.gr.

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