Al Coccia una prima nel segno di “Carmen”

Al Coccia una prima nel segno di “Carmen”
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NOVARA - Una prima nel segno di “Carmen”. Venerdì 6 ottobre alle 20.30 (replica domenica 8 alle 16) sale il sipario sulla stagione 2017-18 del Teatro Coccia di Novara. A firmare la regia dell’opera di Bizet è Sergio Rubini, sul podio il maestro Matteo Beltrami a dirigere l’Orchestra del Conservatorio Cantelli. Continua la nuova era del teatro novarese che recentemente ha visto riconoscere il proprio lavoro anche dal Mibact con un sensibile aumento dei contributi statali. «Un periodo di grande lavoro per noi – precisa il maestro Beltrami – stiamo già pensando ai prossimi tre anni, ce lo chiede anche il Ministero. “Carmen” segna una tappa importante nel lavoro avviato da qualche anno per riportare il Coccia a svolgere il ruolo che gli compete quale teatro di tradizione. A causa di tagli e crisi spesso il teatro si è dovuto limitare a un determinato tipo di opere ma ora il momento di impegnarsi con produzioni impegnative, con cori e orchestre di grandi dimensioni, grazie alla stretta collaborazione con le eccellenze della città, dal Conservatorio Cantelli al corpo di ballo, dai figuranti delle varie scuole al Coro San Gregorio Magno. Dopo “Aida” dello scorso anno un altro titolo, “Carmen”, che coinvolge orchestra, coro e ballo in maniera molto intensa, segna uno spartiacque tra passato e presente, guardando al futuro con titoli molto impegnativi che mancano da anni o che non sono mai stati eseguiti al Coccia. E ora il Coccia sta mettendo in campo forze che anche nei teatri di tradizione era difficile trovare: è possibile grazie alla sinergie di tante forze diverse». Nel cast Alisa Kolosova è Carmen, Azer Zada è Don José, Valeria Sepe è Micaela, Simon Orfila veste i panni di Escamillo, Eleonora Boaretto è Frasquita, Giorgia Gazzola Mercédès, Murat Cam Guyen è il Dancairo, Didier Pieri il Remendado, Gianluca Lentini interpreta Zuniga, Paolo Ingrasciotta è Moralès, Lilias Pastia l’oste. «Continuiamo il nostro progetto – ancora Matteo Beltrami –, portando a Novara interpreti importanti: la protagonista, Alisa Kolosova, che ha contatti con teatri di prestigio come la Scala, debutta in questo ruolo. Si ripete quello che accadeva una volta al Coccia: i grandi cantanti venivano a Novara per debuttare in alcuni ruoli prima di portarli in altri teatri. Ci sono altri giovani impegnati in debutti importanti, è il caso di Zada, ma ci sono veterani come Orfila: giusto bilanciare le forze con nomi già affermati e altri all’esordio. La presenza dei veterani è importante perché persone sicure in un ruolo di esperienza infondono ai giovani che debuttano e ai cantanti più giovani quella serenità necessaria per affrontare l’opera».
Eleonora Groppetti

NOVARA - Una prima nel segno di “Carmen”. Venerdì 6 ottobre alle 20.30 (replica domenica 8 alle 16) sale il sipario sulla stagione 2017-18 del Teatro Coccia di Novara. A firmare la regia dell’opera di Bizet è Sergio Rubini, sul podio il maestro Matteo Beltrami a dirigere l’Orchestra del Conservatorio Cantelli. Continua la nuova era del teatro novarese che recentemente ha visto riconoscere il proprio lavoro anche dal Mibact con un sensibile aumento dei contributi statali. «Un periodo di grande lavoro per noi – precisa il maestro Beltrami – stiamo già pensando ai prossimi tre anni, ce lo chiede anche il Ministero. “Carmen” segna una tappa importante nel lavoro avviato da qualche anno per riportare il Coccia a svolgere il ruolo che gli compete quale teatro di tradizione. A causa di tagli e crisi spesso il teatro si è dovuto limitare a un determinato tipo di opere ma ora il momento di impegnarsi con produzioni impegnative, con cori e orchestre di grandi dimensioni, grazie alla stretta collaborazione con le eccellenze della città, dal Conservatorio Cantelli al corpo di ballo, dai figuranti delle varie scuole al Coro San Gregorio Magno. Dopo “Aida” dello scorso anno un altro titolo, “Carmen”, che coinvolge orchestra, coro e ballo in maniera molto intensa, segna uno spartiacque tra passato e presente, guardando al futuro con titoli molto impegnativi che mancano da anni o che non sono mai stati eseguiti al Coccia. E ora il Coccia sta mettendo in campo forze che anche nei teatri di tradizione era difficile trovare: è possibile grazie alla sinergie di tante forze diverse». Nel cast Alisa Kolosova è Carmen, Azer Zada è Don José, Valeria Sepe è Micaela, Simon Orfila veste i panni di Escamillo, Eleonora Boaretto è Frasquita, Giorgia Gazzola Mercédès, Murat Cam Guyen è il Dancairo, Didier Pieri il Remendado, Gianluca Lentini interpreta Zuniga, Paolo Ingrasciotta è Moralès, Lilias Pastia l’oste. «Continuiamo il nostro progetto – ancora Matteo Beltrami –, portando a Novara interpreti importanti: la protagonista, Alisa Kolosova, che ha contatti con teatri di prestigio come la Scala, debutta in questo ruolo. Si ripete quello che accadeva una volta al Coccia: i grandi cantanti venivano a Novara per debuttare in alcuni ruoli prima di portarli in altri teatri. Ci sono altri giovani impegnati in debutti importanti, è il caso di Zada, ma ci sono veterani come Orfila: giusto bilanciare le forze con nomi già affermati e altri all’esordio. La presenza dei veterani è importante perché persone sicure in un ruolo di esperienza infondono ai giovani che debuttano e ai cantanti più giovani quella serenità necessaria per affrontare l’opera».
Eleonora Groppetti

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