Al museo di Santa Cristina è iniziato l'anno accademico dell'università della 3ª età di Borgomanero
Anche per l'anno accademico 2024/2025 il centro Don Bernini ha organizzato l'iniziativa culturale.
Nel pomeriggio di sabato 12 ottobre la cerimonia di inizio anno accademico per l'università della 3ª età al museo La manèra di Santa Cristina.
Al museo La manèra è iniziato l'anno accademico dell'università della 3ª età
Sono state un centinaio le persone che hanno partecipato alla cerimonia di inizio anno accademico organizzata dall'Università della terza età. Il presidente del centro culturale Don Bernini Giuliano Ladolfi, che da anni offre alla cittadinanza decine di corsi e lezioni insieme all'Assessorato comunale alla cultura e a insegnanti volontari, ha invitato tutti per l’importante appuntamento nel pomeriggio di sabato 12 ottobre al museo della civiltà agricola locale La manera a Santa Cristina. Hanno preso parte all'evento il presidente del museo Bruno Valloggia, l'assessore alla cultura Francesco Valsesia e molti corsisti che stanno prendendo parte alle lezioni.
"Studiare aiuta a invecchiare meglio", spiega il presidente Ladolfi
«Sottolineo l'importanza dell'Università della terza età in termini di salute psico-fisica - ha detto Ladolfi - studi sempre più autorevoli dimostrano dal punto di vista scientifico per invecchiare meglio, arrivare a una qualità esistenziale e rimanere in salute la necessità di continuare a studiare, aggiornarsi e crescere nella cultura da soli e insieme agli altri. I nostri corsi rispondono alla perfezione a questi parametri perché il singolo fa funzionare il cervello e il corpo, dato che ad esempio offriamo anche la ginnastica dolce, in un contesto di gruppo. Accrescere le proprie conoscenze in un mondo in perenne mutamento è ancora più bello e ritrovandosi, facendo nascere amicizie e divertendosi. L'educazione d'altronde è più incisiva e si radica nel profondo quando il discente impara con leggerezza e benessere. Oggi non facciamo che sancire tutto questo e il clima famigliare e cordiale che avverto me lo dice a chiare lettere».
La conferenza sull'intelligenza artificiale
Diego Barberi, titolare di uno studio di commercialisti ed esperto di tecnologie, ha tenuto poi una lezione circa l'intelligenza artificiale mettendone in luce gli effetti positivi ed esortando a non temerla: «Ha parlato in modo chiaro e diretto - racconta Ladolfi - partendo da un presupposto fondamentale: questa nuova forma del sapere non è creatrice ma utilizza dati già esistenti, dunque mai potrà sostituirsi del tutto all'uomo. Volevamo un intervento del genere poiché da più parti si grida all'intelligenza artificiale come una sciagura, ma ciò non è utile allo sviluppo dell'umanità. Se la paura avesse fermato il progresso, non avremmo avuto scoperte importanti in tanti ambiti come la medicina o l'informatica».