Al via il Salone Internazionale del Libro di Torino

Al via il Salone Internazionale del Libro di Torino
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“Oltre il confine”. E sono 30 edizioni. Ieri, giovedì 18 maggio, si è aperto al Lingotto Fiere il Salone Internazionale del Libro. Dopo Milano (che ad aprile ha proposto la prima fiera italiana di Tempo di Libri) tocca a Torino declinare l’amore per la lettura. Fino a lunedì 22 maggio, dalle 10 alle 20 (e poi, in serata, ecco il Salone Off con tanti appuntamenti in città). «L’immagine dell’edizione numero trenta è un libro che scavalca un muro». Queste le parole con cui il direttore editoriale Nicola Lagioia ha presentato il suo primo Salone del Libro che celebra il traguardo anagrafico superando il perimetro della tradizionale offerta editoriale per sconfinare in una programmazione culturale che coinvolgerà l’intero territorio cittadino. I numeri del Lingotto: 45.000 metri quadri di superficie espositiva, 11.000 metri quadri commerciali (il 10% in più dello scorso anno), oltre 400 titolari di stand (nel 2016 erano 338) a cui si sommano i 9 stand dei progetti speciali. Più di 1.000 case editrici e un calendario di 1.200 appuntamenti disseminati nelle 30 sale a disposizione del pubblico: 390 case editrici con stand proprio, altri 360 editori italiani e stranieri ospitati da stand di colleghi, 10 fra case discografiche ed editori musicali accolti nell’area a essi dedicata, 12 spazi regionali, 3 stand internazionali di Cina, Romania e Marocco che accolgono ulteriori 300 realtà editoriali dei loro territori. Ispirato nelle sue sezioni tematiche dal filo conduttore “Oltre il confine”, il programma steso da Nicola Lagioia con i quattordici consulenti del Salone e lo staff della Fondazione per il Libro punta a nuove dimensioni per quanto riguarda contenuti, spazi fisici e orari, offrendo la consueta passerella di grandi autori e protagonisti della scena culturale italiana e internazionale.

Qualche nome: Daniel Pennac torna a Torino dopo 17 anni, in occasione dell’uscita in Italia del nuovo capitolo della celebre saga di Benjamin Malaussène e della sua famiglia. Danno lustro al programma anche Luis Sepúlveda (sarà relatore dell’appuntamento “Vivere per qualcosa” con Carlo Petrini, dialogo a due voci sull’urgenza di questioni sociali come lo sviluppo sostenibile, l’attenzione all’ambiente e le politiche di solidarietà), Roberto Saviano, Annie Ernaux, Amitav Ghosh, Alicia Giménez Bartlett, Corrado Augias, Luciano Canfora, Maurizio de Giovanni e Luciana Littizzetto. Senza dimenticare i 5.000 metri quadrati del Bookstock Village costruito ad hoc per il pubblico dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, delle scuole e delle famiglie.

Eleonora Groppetti

“Oltre il confine”. E sono 30 edizioni. Ieri, giovedì 18 maggio, si è aperto al Lingotto Fiere il Salone Internazionale del Libro. Dopo Milano (che ad aprile ha proposto la prima fiera italiana di Tempo di Libri) tocca a Torino declinare l’amore per la lettura. Fino a lunedì 22 maggio, dalle 10 alle 20 (e poi, in serata, ecco il Salone Off con tanti appuntamenti in città). «L’immagine dell’edizione numero trenta è un libro che scavalca un muro». Queste le parole con cui il direttore editoriale Nicola Lagioia ha presentato il suo primo Salone del Libro che celebra il traguardo anagrafico superando il perimetro della tradizionale offerta editoriale per sconfinare in una programmazione culturale che coinvolgerà l’intero territorio cittadino. I numeri del Lingotto: 45.000 metri quadri di superficie espositiva, 11.000 metri quadri commerciali (il 10% in più dello scorso anno), oltre 400 titolari di stand (nel 2016 erano 338) a cui si sommano i 9 stand dei progetti speciali. Più di 1.000 case editrici e un calendario di 1.200 appuntamenti disseminati nelle 30 sale a disposizione del pubblico: 390 case editrici con stand proprio, altri 360 editori italiani e stranieri ospitati da stand di colleghi, 10 fra case discografiche ed editori musicali accolti nell’area a essi dedicata, 12 spazi regionali, 3 stand internazionali di Cina, Romania e Marocco che accolgono ulteriori 300 realtà editoriali dei loro territori. Ispirato nelle sue sezioni tematiche dal filo conduttore “Oltre il confine”, il programma steso da Nicola Lagioia con i quattordici consulenti del Salone e lo staff della Fondazione per il Libro punta a nuove dimensioni per quanto riguarda contenuti, spazi fisici e orari, offrendo la consueta passerella di grandi autori e protagonisti della scena culturale italiana e internazionale.

Qualche nome: Daniel Pennac torna a Torino dopo 17 anni, in occasione dell’uscita in Italia del nuovo capitolo della celebre saga di Benjamin Malaussène e della sua famiglia. Danno lustro al programma anche Luis Sepúlveda (sarà relatore dell’appuntamento “Vivere per qualcosa” con Carlo Petrini, dialogo a due voci sull’urgenza di questioni sociali come lo sviluppo sostenibile, l’attenzione all’ambiente e le politiche di solidarietà), Roberto Saviano, Annie Ernaux, Amitav Ghosh, Alicia Giménez Bartlett, Corrado Augias, Luciano Canfora, Maurizio de Giovanni e Luciana Littizzetto. Senza dimenticare i 5.000 metri quadrati del Bookstock Village costruito ad hoc per il pubblico dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, delle scuole e delle famiglie.

Eleonora Groppetti

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