Arona: riordinato l'archivio parrocchiale
Contiene le testimonianze della storia ultracentenaria della città
Contiene le testimonianze della storia ultracentenaria della città
Dalla A alla Z. L'archivio parrocchiale è stato riordinato grazie al Gasma. Si parla di un fondo di documenti storici fondamentale non solo per la storia religiosa aronese, ma anche per quella civile, poiché il locale archivio comunale inizia dall’epoca post napoleonica. «E’ dunque logico che il Gasma lo abbia consultato da sempre per le sue ricerche e ne conosca il valore - ha spiegato il presidente Carlo Manni in conferenza stampa lunedì 30 - Gli storici dell’associazione si sono pertanto convinti che fosse necessario renderlo più accessibile, dotandolo di un moderno e semplicissimo inventario e provvedendo al suo riordino. Questa esigenza si è fatta più viva negli ultimi anni, per alcuni studi in corso su chiese ed istituzioni aronesi. Se è vero che la storia di Arona è ancora tutta da scrivere per i periodi più lontani, nonostante i benemeriti sforzi di Peppino Tosi nei suoi due ponderosi volumi storici, non si può prescindere dalle carte conservate in parrocchia. Per fare degli esempi, le visite guidate Alla (ri)scoperta di Arona che di recente il Gasma ha realizzato e il Convegno su Santa Marta del prossimo mese di aprile che lo vede unito con altre tre associazioni locali - Amici della Rocca, Amici del Centro Storico e Arona Nostra - necessitano sempre della consultazione e dello studio dei documenti parrocchiali. Per questo il Gasma ha suggerito a don Claudio di effettuare il riordino con l’intervento del suo socio e ricercatore d’archivio Sergio Monferrini e ha sostenuto gli oneri dell’operazione. In ciò l’archivista è stato facilitato logisticamente dall’altro socio Antonio Torelli, che da decenni frequenta l’archivio per professione e per passione. L’iniziativa si è concretizzata rapidamente nell’arco di pochi mesi ed ora la principale fonte per la storia aronese è a disposizione degli studiosi». Don Claudio Leonardi, parroco di Arona, ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla decisione del riordino: «La storia ultracentenaria della Collegiata di Arona ha favorito il formarsi di un cospicuo fondo archivistico da sempre custodito con cura. L'interesse del Gasma per l'archivio è sempre stato alto ed ha portato, lo scorso anno, alla volontà di finanziare il suo riordino. La parrocchia non può che essere riconoscente per ciò che è stato fatto. I legami tra la comunità cristiana ed il territorio in cui vive sono sempre stati forti: per questo un archivio ecclesiastico sucita l'interesse anche di chi è interessato alla storia civile. Non si può parlare di un territorio senza parlare della chiesa: per questo motivo la comunità cristiana mette a disposizione degli studiosi, con le dovute attenzioni perchè il tesoro rimanga integro e fruibile nella sua interezza da chi verrà dopo di noi, per scoprire meglio la storia di Arona e del suo territorio. Mi auguro che siano molti gli studi in questa prospettiva: solo una comunità che ben conosce le sue radici può ben svilupparsi e crescere. In seguito saremo più precisi nel dare le indicazioni necessarie e utili per accedere all'archivio. Già fin da subito escludiamo il prestito e l'accesso: ci sarà un incaricato che, in orario da concordare, fornirà l'elenco dei documenti conservati e metterà tra le mani dei ricercatori quelli richiesti per la consultazione. Sarà possibile fotografarli, si eviteranno le fotocopie».