Cresce l'attesa per la presentazione del libro su Acca Larentia a Borgomanero
Il testo era stato proposto al Premio Strega 2024 dal giornalista Franco Di Mare.
La vicenda di Acca Larentia è stata raccontata in un libro da Valentina Mira, libro che sarà presentato a Borgomanero venerdì 8 novembre.
Acca Larentia, la presnetazione del libro a Borgomanero
E’ sulle vicende di Acca Larentia che spazia il libro che sarà presentato l’8 novembre nel salone intitolato alla memoria di Ercolina Gibin. Organizzata dalla Cgil con lo Spi, Anpi Borgomanero, Centro Antiviolenza e la libreria Mondadori il Dialogo, la serata vedrà la partecipazione di Valentina Mira, autrice di «Dalla stessa parte mi troverai», e dell’attivista Rossella Scarponi, vedova di Mario Scrocca, personaggio chiave della vicenda, incriminato quasi 10 anni dopo l’assalto alla sede dell’Msi di via Acca Larentia e trovato morto nel carcere di Regina Coeli il giorno successivo al suo arresto. Il libro era stato presentato al premio Strega 2024 dal giornalista Franco Di Mare. Le due relatrici dialogheranno durante la serata con la giornalista Erica Bertinotti.
La vicenda
Era il gennaio del 1978 quando morirono 3 giovani iscritti alla sezione del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia (che prendeva il nome da quello della via), nel quartiere Tuscolano a Roma. Le cronache dell'epoca raccontano di come Francesco Ciavatta e Franco Bigonzetti siano stati raggiunti da dei colpi d'arma da fuoco mentre uscivano dalla sede. La banda armata scappa a bordo di un'auto, e sul posto intanto arrivano giornalisti e forze dell'ordine, che si radunano attorno alla sede assieme a molti militanti del MSI. E' durante gli scontri con le forze dell'ordine che perde la vita Stefano Recchioni, militante del movimento sociale iscritto alla sezione di Colle Oppio, di soli 19 anni. Ancora oggi la dinamica della morte del 9enne rimane avvolta nel mistero.
Le rivendicazioni
L'azione viene rivendicata dai Nuclei Armati per il contropotere territoriale, ma le indagini non hanno mai portato a un vero colpevole. Nel 1987 5 membri di Lotta Continua vennero arrestati come responsabili della strage, ma in seguito vennero tutti prosciolti. L'arma utilizzata per l'attentato è stata poi ritrovata a Milano, in un covo delle Brigate Rosse, nel 1988.
L'arresto e la morte in carcere di Mario Scrocca
Mario Scrocca è una vera e propria vittima dimenticata di Acca Larentia. Il militante di sinistra venne arrestato all'alba del 30 aprile del 1987, con l'accusa di essere il responsabile della strage di quasi 10 anni prima. L'accusa si basa sui sentiti dire e su alcune dichiarazioni generiche rilasciate 3 anni prima da una testimone dei fatti che all'epoca aveva solo 14 anni. Subito dopo l'arresto Scrocca, che aveva 27 anni, viene messo in una cella d'isolamento nel carcere di Regina Coeli. Cella nella quale doveva essere controllato a vista, ma nella quale viene trovato impiccato la sera del giorno seguente al suo arresto. Pochi giorni dopo la sua morte, il tribunale del riesame revoca il mandato d'arresto nei suoi confronti.