Dopo dieci anni Oleggio dice addio a “Free Tribe”

Dopo dieci anni Oleggio dice addio a “Free Tribe”
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OLEGGIO – Con la malinconia, con il ricordo di dieci anni indimenticabili FreeTribe dice “stop” al festival estivo per le band emergenti. «Abbiamo fatto una valutazione sulla struttura del festival e sulla risposta raccolta in dieci anni – spiega Elisa Albera di FT – Sono stati anni di soddisfazioni, una manifestazione di successo che però era difficile continuare a gestire così com’era». Non solo un festival FreeTribe, l’intento dell’associazione era quello di creare un progetto da portare avanti durante tutto l’anno e non un evento limitato ai giorni di festival, forse questo è stato mal recepito, «ci siamo sentiti poco apprezzati dal territorio sotto questo punto di vista; forse abbiamo fatto fatica a farci comprendere, a fare accogliere i nostri progetti e le nostre idee». Anche per questo i rappresentanti dell’associazione stavano da tempo cercando uno spazio per potere esprimere al meglio le loro idee e i loro progetti, spazio trovato al circolo Wood di Arona, dove FreeTribe gestisce, in collaborazione con altri, eventi e serate. «L’esperienza del Wood si è presentata come l’evoluzione naturale del festival – sottolinea Albera – Abbiamo sempre ritenuto importante fare vivere percorsi e attività culturali durante l’anno e non ci siamo mai riusciti per mancanza di spazi adeguati. Così abbiamo trovato il modo di fare crescere l’associazione e maturare nuove competenze spendibili e nel volontariato e nel mondo del lavoro». La continuità, la possibilità di fare investimenti culturali e personali a lungo termine, questi gli obiettivi principi di FreeTribe. «Per ora è uno stop – conclude Albera – con la possibilità di elaborare una nuova formula per il festival. Ci dispiace tanto, ma a rincuorarci c’è il non viverlo come un fallimento ma come un progetto cresciuto». FreeTribe rimane oleggese: «Non ci tireremo certamente indietro dalle iniziative fatte anche in collaborazione con le altre associazioni oleggesi, il gruppo sarà presente sul territorio», ma (almeno) per quest’anno, niente FreeTribe.

Silvia Biasio

OLEGGIO – Con la malinconia, con il ricordo di dieci anni indimenticabili FreeTribe dice “stop” al festival estivo per le band emergenti. «Abbiamo fatto una valutazione sulla struttura del festival e sulla risposta raccolta in dieci anni – spiega Elisa Albera di FT – Sono stati anni di soddisfazioni, una manifestazione di successo che però era difficile continuare a gestire così com’era». Non solo un festival FreeTribe, l’intento dell’associazione era quello di creare un progetto da portare avanti durante tutto l’anno e non un evento limitato ai giorni di festival, forse questo è stato mal recepito, «ci siamo sentiti poco apprezzati dal territorio sotto questo punto di vista; forse abbiamo fatto fatica a farci comprendere, a fare accogliere i nostri progetti e le nostre idee». Anche per questo i rappresentanti dell’associazione stavano da tempo cercando uno spazio per potere esprimere al meglio le loro idee e i loro progetti, spazio trovato al circolo Wood di Arona, dove FreeTribe gestisce, in collaborazione con altri, eventi e serate. «L’esperienza del Wood si è presentata come l’evoluzione naturale del festival – sottolinea Albera – Abbiamo sempre ritenuto importante fare vivere percorsi e attività culturali durante l’anno e non ci siamo mai riusciti per mancanza di spazi adeguati. Così abbiamo trovato il modo di fare crescere l’associazione e maturare nuove competenze spendibili e nel volontariato e nel mondo del lavoro». La continuità, la possibilità di fare investimenti culturali e personali a lungo termine, questi gli obiettivi principi di FreeTribe. «Per ora è uno stop – conclude Albera – con la possibilità di elaborare una nuova formula per il festival. Ci dispiace tanto, ma a rincuorarci c’è il non viverlo come un fallimento ma come un progetto cresciuto». FreeTribe rimane oleggese: «Non ci tireremo certamente indietro dalle iniziative fatte anche in collaborazione con le altre associazioni oleggesi, il gruppo sarà presente sul territorio», ma (almeno) per quest’anno, niente FreeTribe.

Silvia Biasio

 

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