Personaggio

E' galliatese la traduttrice del Premio Nobel per la letteratura 2023

Si tratta di Margherita Podestà Heir, esperta di norvegese e lingue scandinave

E' galliatese la traduttrice del Premio Nobel per la letteratura 2023
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Il Premio Nobel 2023 per la Letteratura, assegnato nella giornata di ieri, giovedì 5 ottobre, allo scrittore, poeta e drammaturgo Jon Fosse, tocca anche Galliate.

Il Nobel ha un risvolto galliatese

È infatti nata a Galliate la traduttrice Margherita Podestà Heir, esperta di norvegese e lingue scandinave e profonda conoscitrice della letteratura del nord, la traduttrice del prolifico scrittore e drammaturgo norvegese insignito del celebre premio “per le sue opere innovative e la prosa che danno voce all’indicibile".

In Italia il Nobel 2023 è pubblicato dalla casa editrice "La nave di Teseo" diretta da Elisabetta Sgarbi che ha appena annunciato la pubblicazione dell'ultimo lavoro dell'autore Io è un altro – Settologia III-V. E anche quest'ultima edizione italiana sarà tradotta da Podestà Heir.

Cavaliere della Repubblica

Margherita Podestà nel 2007 era stata eletta Cavaliere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano, per aver contribuito e contribuire "con il suo prestigioso operato ad affermare il nome del nostro paese all'estero attraverso la diffusione della lingua e della cultura italiane".

Podestà abita stabilmente dal 1994 ad Oslo, dove ha fondato una scuola di lingua italiana a Oslo ed è prolifica traduttrice in italiano di opere, testi teatrali e cinematografici della moderna letteratura norvegese. Laureata in lingue e letterature scandinave si è trasferita in Norvegia più di vent'anni fa per aprire proprio a Oslo, su incarico dell'ambasciata italiana, una scuola italiana per stranieri battezzata 'CiaO' dalle iniziali della denominazione in lingua norvegese. Alla direzione della scuola, Margherita Podestà aveva progressivamente affiancato altre attività di alta specializzazione: qualificata autrice di programmi d'apprendimento dell'italiano per la radio di stato norvegese, aveva redatto un apposito manuale di consultazione rapida di frasi per turisti norvegesi in Italia e collaborato con il teatro dell'opera di Oslo in qualità di responsabile della preparazione linguistica dei solisti.

Il suo amore per la Norvegia risale al 1981, quando all'età di 16 anni partì con "Intercultura" per Lyngseidet, un piccolo villaggio di pescatori, che allora contava 600 anime, a 2mila chilometri dalla capitale. Rientrata a Galliate terminò il liceo scientifico e iscrisse alla Statale di Milano laureandosi in Lingue e Lettere Scandinave. E da lì fu l'inizio di quella straordinaria avventura che oggi l'ha portata ad essere la traduttrice italiana di un premio Nobel.

Ma Margherita Podestà non ha dimenticato il suo legame con Galliate: sarà infatti tra i protagonisti di Avventure di Carta, evento giunto alla trentunesima edizione.

Una "curiosità novarese" a margine: è figlia di Pierino Podestà, già giocatore del Novara Calcio e poi allenatore, a sua volta distintosi per aver accumulato in carriera vittorie in ben dieci campionati del calcio provinciale novarese.

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