E' novarese il più giovane direttore d'orchestra del Teatro Regio di Torino
Grande traguardo per Riccardo Bisatti, classe 2000, diplomato con lode al conservatorio Cantelli
Ieri, domenica 29 gennaio, ha guidato i professori torinesi nell’opera pocket per le famiglie “Tutti dal Barbiere!” affermandosi così come la più giovane "bacchetta" del celebre e rinomato teatro torinese.
E' novarese il più giovane direttore
Riccardo Bisatti, nato a Novara 22 anni fa, è pianista e direttore d'orchestra. Si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio Cantelli di Novara e attualmente frequenta il Biennio di direzione d'orchestra presso il Conservatorio "Verdi" di Milano. Per la stagione 2023 è "artista in residence" nel Regio Ensemble del Teatro Regio di Torino.
E proprio grazie a questa prestigiosa collaborazione è ufficialmente diventato il più giovane direttore d'orchestra a dirigere i professori del celebre teatro piemontese.
Ieri, domenica 29 gennaio, ha guidato l'orchestra nell’opera pocket “Tutti dal Barbiere!”, uno spettacolo pensato e realizzato appositamente per i ragazzi e le famiglie. Libretto di Cesare Sterbini, da Beaumarchais. Adattamento e testo di Vittorio Sabadin. Musica di Gioachino Rossini.
Il curriculum
Bisatti nonostante la giovane età può già vantare un curriculum di tutto rispetto.
Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali vincendo svariati primi premi fra cui il VII° Concours International de piano junior di Orléans con Premio di eccellenza, lode e menzione della giuria e Premio speciale per la migliore esecuzione del brano commissionato per l’occasione, il Premio delle Arti di direzione d'orchestra 2022, il Premio Serbian National Theatre - Novi Sad al IX Concorso Internazionale per direttori d'opera "Luigi Mancinelli", il I° Concorso Internazionale Città di Alessandria, il Concorso di Divertimento Ensemble #iorestoacasa e #suonoperte, il Concorso Nazionale Pianistico “Giulio Rospigliosi” ed il VI° Concorso Internazionale Città di Firenze "Premio Crescendo 2015".
Nel 2017 ha ricevuto, come riconoscimento al talento, la prestigiosa medaglia della Camera dei Deputati ed è stato premiato dalla Presidente Laura Boldrini.
Ha suonato e diretto per importanti festival ed associazioni, tra cui, solo per citarne una minima parte, il Lille Piano Festival, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e Casa Menotti, Milano Classica, la stagione del Conservatorio di Ostrava, Piano City Milano (Museo del Teatro alla Scala.
Nel 2018 come vincitore del Concours International de piano junior di Orléans suona al Théâtre des Bouffes du Nord a Parigi.
Sempre nel 2018 viene invitato a tenere un recital al Frac Centre di Orléans per le Journées Européennes du patrimoine. Nel 2020 partecipa ad uno spettacolo che fonde musica, danza e poesia con la partecipazione di Davide Rondoni per la Fondazione Teatro Coccia. Nel 2022 dirige il “Pierrot lunaire” di Schönberg con il soprano Maria Eleonora Caminada ed il controtenore Danilo Pastore. Queste solo alcune tappe del suo intenso percorso artistico.
Come direttore debutta a 18 anni con "La serva padrona" di Pergolesi. Successivamente dirige "Bastien und Bastienne" di Mozart (Piedicavallo Festival e Viotti Festival Vercelli), "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini (Fondazione Teatro Coccia Novara), "Cendrillon" di P. Viardot (Teatro dell’Opera Giocosa Savona), "La traviata" di Verdi (Fondazione Teatro Coccia Novara), "Kiki de Montparnasse" di A. Mannucci (prima esecuzione italiana presso il Conservatorio di Novara) e "La Cenerentola" (versione ridotta) di Rossini (Teatro Sociale di Como, Teatro Comunale di Modena, Teatro dell'Aquila di Fermo e Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno). Nel 2021 dirige al Teatro Sociale di Como "Acquaprofonda" di Giovanni Sollima (progetto “Opera domani” di AsLiCo/Opera di Roma), vincitrice del Premio Abbiati 2022 "Filippo Siebaneck", riproposta al Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Valli di Reggio Emilia, LAC di Lugano, Teatro Carcano di Milano e Fondazione Horcynus Orca di Messina. Nel 2022 dirige "Don Giovanni" con la regia di Mario Martone per l'inaugurazione delle stagioni del Teatro Sociale di Como e del Teatro Fraschini di Pavia, replicato al Teatro Grande di Brescia e al Teatro Ponchielli di Cremona.
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