Festival Scarabocchi, al Broletto grande festa con la Pimpa

Tra gli ospiti della manifestazione il disegnatore Francesco Tullio Altan.

Festival Scarabocchi, al Broletto grande festa con la Pimpa
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Festival Scarabocchi, al Broletto grande festa con la Pimpa. Tra gli ospiti della manifestazione il disegnatore Francesco Tullio Altan.

Festival Scarabocchi, al Broletto grande festa con la Pimpa

Broletto invaso dai bambini e grande festa con la Pimpa. Ieri mattina, domenica, Francesco Tullio Altan, il disegnatore papà della cagnolina a pois, ha incontrato grandi e piccoli in un affollatissimo Arengo durante il festival Scarabocchi. Quarta giornata della manifestazione nata grazie a Doppiozero e Fondazione Circolo dei lettori con il sostegno del Comune di Novara e bagno di folla per l’ospite di prestigio nell’ambito di un programma che ha proposto seminari, workshop, lezioni, laboratori per scuole, educatori, insegnanti, alunni, bambini, adulti e famiglie. Prima edizione a Novara per la rassegna destinata a continuare negli anni alla luce del successo del suo debutto: grandi nomi del mondo dell’illustrazione, laboratori sold out, entusiasmo dei bambini alle stelle, grande interesse dei genitori che hanno apprezzato la novità e l’originalità della manifestazione.

La cagnolina è nata come regalo per la figlia

altan pubblicoLa Pimpa, amica di tante generazioni di bambini, fa il pieno a Novara: continua a conquistare i piccoli, abbassando sempre più l’età dei suoi lettori. Purtroppo la telecamera dà forfait e i disegni di Altan non possono essere proiettati sul grande schermo. In soccorso viene il grande blocco di carta: lì disegna la Pimpa che saluta i presenti, ancora prima di iniziare l’incontro. Al suo fianco c’è lo scrittore Marco Belpoliti, ideatore del festival Scarabocchi: «Un personaggio ormai leggendario che si è imposto all’attenzione e alla curiosità – così esordisce –: come è nato?». Ha una bella età la simpatica cagnolina: «45 anni di vita – risponde Altan -. Mia figlia mi chiese di disegnarle un cane e tra i tanti disegni uscì questa figura che prese il soprannome da un’amica. La vide il direttore del Corriere dei Piccoli, Alfredo Barberis, e decise che doveva uscire sul suo settimanale. Ho iniziato a scrivere le sue storie e siamo ancora qui!

1.034 storie

«A quell’epoca, un momento trasgressivo per i fumettisti, si disegnavano le cose male, apposta. All’inizio la Pimpa non era così carina: quando rivedo le prime storie mi chiedo perché Barberis abbia voluto pubblicarla. Poi è nato Armando, una specie di amico padrone che ha il compito di sorvegliarla da lontano. Deve aspettare che torni a casa per ascoltarla raccontare le sue avventure poco realistiche e far finta di credere. Armando lavora in città ma c’è mistero sulla sua professione: forse in un ufficio, ma nessuno lo ha mai saputo. Dopo sono arrivati gli amici animali che ha incontrato durante i suoi viaggi e le sue esperienze. Pimpa è curiosa del mondo: esseri viventi, animali, alberi, oggetti. Parla con loro. Ho appena finito la storia numero 1.034: ogni volta devo trovare un’altra piccola idea da cui partire, che abbia a che fare con il suo mondo, la sua logica interna: non è difficile scoprire un elemento del tempo o della stagione che serva come idea visto che Pimpa parla con una foglia secca o un pesce che incontra al mare. Una volta che so quante pagine devo riempire scrivo i dialoghi divisi per quadro e faccio un disegno a matita, molto veloce, per sistemare personaggi e testi nei riquadri e col pennarello la disegno. Oggi però la Pimpa è dipinta al computer».

Tanti personaggi che prendono vita

altanSe la cagnolina è nata come regalo per la figlia il personaggio di Olivia è un omaggio alla nipotina che porta lo stesso nome. «Armando, oltre alla Pimpa, deve controllare anche Olivia – ancora Altan -. Una bella spinta a rinnovare la storia. E ogni tanto un personaggio che mi piace entra a far parte del suo mondo. Il caso è molto utile in questo lavoro. Devo anche preoccuparmi del genitore: qualche ironia e piccola sorpresa devo inserirla, un piccolo colpo di spirito che aiuta come battutine e ammiccamenti. Un modo per prolungare il racconto è il dialogo che si stabilisce tra adulto e bambino al di là della storia». Altan è anche il papà del camaleonte Kamillo Kromo: «Una storia che ho inventato quando abitavo in Brasile, partendo da un discorso sull’evoluzione della specie. Perché questi animali hanno imparato a cambiare colore per difendersi? Ma non ha avuto la stessa notorietà della Pimpa che è uscita sul giornale dove ebbe una platea molto più ampia. Era considerato un libro di élite: addirittura una signora lo restituì alla Libreria dei Ragazzi di Milano, fondata da Roberto Denti, perché per lei era sovversivo». Un successo straordinario per la serie a fumetti della Pimpa, originando anche la produzione di cartoni animati e un vasto merchandising. Altan, ripreso dai telefonini di grandi e piccoli, nell’Arengo del Broletto disegna in diretta Coniglietto, Colombino, Rosita, Tito, Bombo, il razzo Egidio. I bambini sono intorno a lui. L’ultimo ritratto è della Pimpa che saluta i suoi piccoli amici di Novara.
Eleonora Groppetti

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