Galliate: la città nelle mani dei re del Carnevale (FOTOGALLERY)
GALLIATE - Sabato scorso si sono accesi i riflettori sul carnevale galliatese, organizzato anche quest’anno dalla Pro loco. Come di consueto la kermesse si è aperta con la consegna ufficiale delle chiavi da parte del sindaco Davide Ferrari alle maschere Manghîn e Manghina (al secolo Angela Cantone e Angelo Ugazio) sul piazzale antistante la chiesa di Sant’Antonio. Non è mancato il breve discorso di Manghina rivolto all’Amministrazione comunale e al suo operato. A dire il vero la nuova Giunta guidata da Davide Ferrari, “il Podestà”, è passata quasi indenne, a parte un affondo sul bilancio, dalla gogna carnevalesca: «Siam d’accordo che i miracoli non si possono fare – dice Manghina - senza denari e lavoro c’è poco da sperare. Però noi cittadini lusingati dalle promesse ormai passate ci siamo ritrovati con le spese triplicate. Se continua la crisi pagheremo tutto a rate, tutta colpa della stabilità, replicano la giunta e il Podestà ma i cittadini sperano che questa volta, il bilancio per tempo si farà per poter disporre della sperata liquidità».
A seguire si è svolta la sfilata notturna sui viali, guidata dal carro di Manghin e Manghina, opportunamente addobbato con un banchetto per la riscossione dei tributi Tasi, Imu e Tari, seguito dai carri di Porta San Pietro (Il circo), dell’ Oratorio (Messico e nuvole), del Gruppo Scaja (Revival) e del Gruppo Giovani (L’armata Brancaleone). Purtroppo, a causa delle temperature rigide della serata, la presenza di pubblico non è stata eccezionale ma, nonostante questo, qualche bambino in maschera, accompagnato dai genitori, si è presentato all’appuntamento con l’apertura del carnevale. Al termine della sfilata la serata è proseguita con la tradizionale fagiolata nel cortile dell’oratorio. Domenica pomeriggio, infine, sempre in oratorio, si è svolta la festa per i bambini con spettacoli e animazione. E ora si attende il momento “clou” con la grande sfilata di domenica pomeriggio sui viali.
Andrea Campo
GALLIATE - Sabato scorso si sono accesi i riflettori sul carnevale galliatese, organizzato anche quest’anno dalla Pro loco. Come di consueto la kermesse si è aperta con la consegna ufficiale delle chiavi da parte del sindaco Davide Ferrari alle maschere Manghîn e Manghina (al secolo Angela Cantone e Angelo Ugazio) sul piazzale antistante la chiesa di Sant’Antonio. Non è mancato il breve discorso di Manghina rivolto all’Amministrazione comunale e al suo operato. A dire il vero la nuova Giunta guidata da Davide Ferrari, “il Podestà”, è passata quasi indenne, a parte un affondo sul bilancio, dalla gogna carnevalesca: «Siam d’accordo che i miracoli non si possono fare – dice Manghina - senza denari e lavoro c’è poco da sperare. Però noi cittadini lusingati dalle promesse ormai passate ci siamo ritrovati con le spese triplicate. Se continua la crisi pagheremo tutto a rate, tutta colpa della stabilità, replicano la giunta e il Podestà ma i cittadini sperano che questa volta, il bilancio per tempo si farà per poter disporre della sperata liquidità».
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A seguire si è svolta la sfilata notturna sui viali, guidata dal carro di Manghin e Manghina, opportunamente addobbato con un banchetto per la riscossione dei tributi Tasi, Imu e Tari, seguito dai carri di Porta San Pietro (Il circo), dell’ Oratorio (Messico e nuvole), del Gruppo Scaja (Revival) e del Gruppo Giovani (L’armata Brancaleone). Purtroppo, a causa delle temperature rigide della serata, la presenza di pubblico non è stata eccezionale ma, nonostante questo, qualche bambino in maschera, accompagnato dai genitori, si è presentato all’appuntamento con l’apertura del carnevale. Al termine della sfilata la serata è proseguita con la tradizionale fagiolata nel cortile dell’oratorio. Domenica pomeriggio, infine, sempre in oratorio, si è svolta la festa per i bambini con spettacoli e animazione. E ora si attende il momento “clou” con la grande sfilata di domenica pomeriggio sui viali.
Andrea Campo