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Giovane invoriese a SuperQuark per lavorare con Piero Angela

Rollini è protagonista della versione ridotta del programma, pensata per il web

Giovane invoriese a SuperQuark per lavorare con Piero Angela
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Giovane invoriese Ruggero Rollini ha realizzato il suo sogno e ora lavora per la popolare trasmissione televisiva.

Giovane invoriese a SuperQuark

Non a tutti capita di vedere i propri sogni avverarsi. A Ruggero Rollini è successo. Per chi come lui sognava da tempo di fare il divulgatore scientifico è infatti arrivata la grande occasione: lavorare addirittura con Piero Angela Il giovane invoriese, ex allievo del Fermi di Arona, ha appena 23 anni e fa parte dello staff di Superquark+, la versione ridotta di Superquark che pensata per il web, ha appena realizzato dieci puntate su RayPlay.

Un sogno che si avvera

Come è iniziata la grande avventura? "Paolo Magliocco - dice il giovane studioso - uno degli autori del programma aveva contattato me e Luca Perri, anche lui ora nello staff, un anno fa al Festival Focus Live. Ci aveva spiegato che stava cercando volti nuovi per Superquark e che ci aveva già notato sul web, dove entrambi abbiamo uno spazio di visibilità, io su YouTube e Perri su Facebook. Era novembre e ai primi di dicembre eravamo già a Roma per i provini alla presenza del mitico Piero Angela".  Secondo te perché ti ha scelto? "Si vede che ho fatto buona impressione. Per l’occasione avevo preparato due pezzi, uno comune a tutti dal titolo “A cosa serve la scienza?” e l’altro sulle polveri sottili (Rollini è laureato in chimica fisica e ha la passione per le problematiche ambientali, ndr) già a Natale è arrivato il regalo più grosso: la comunicazione che ero stato preso".

Per il giovane invoriese una sensazione unica

Un anno passato a lavorare per Superquark+, di cui è il protagonista delle due ultime puntate. Cosa si prova? "Una sensazione incredibile! Volendo fare della comunicazione scientifica il mio lavoro, lavorare a Superquark è davvero il massimo! – esclama il giovane – Non chiedo di meglio! Ancora non credo di aver metabolizzato bene quello che è successo e le strade che mi si sono aperte grazie a questa straordinaria esperienza".

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