Novità

I reperti archeologici della Civiltà di Golasecca in mostra alla biblioteca di Castelletto

I reperti risalgono a un periodo antichissimo e a una civiltà misteriosa

I reperti archeologici della Civiltà di Golasecca in mostra alla biblioteca di Castelletto
Pubblicato:

I reperti archeologici della prestigiosa Collezione Giani oggi pomeriggio approdano in biblioteca a Castelletto, dove sarà inaugurata una mostra permanente.

Appuntamento oggi pomeriggio in biblioteca

Sarà un momento decisamente importante quello che corrisponderà all’inaugurazione ufficiale dell’esposizione permanente della cosiddetta Collezione Giani all’interno della biblioteca civica. Oggi, sabato 9 aprile, a partire dalle 16.30, si terrà la cerimonia ufficiale, alla presenza delle autorità. I reperti archeologici che saranno esposti in biblioteca sono stati custoditi per anni dagli studiosi del gruppo storico archeologico castellettese, e sono riconducibili alla celeberrima Civiltà di Golasecca. Proprio lo studioso che dà il nome alla collezione, l’archeologo Giovanni Battista Giani (1788-1857), scoprì questi reperti nei primi dell’Ottocento sul territorio di Golasecca.

Una civiltà antichissima

Di origine celtica, la Civiltà di Golasecca aveva una struttura sociale organizzata per gerarchie e divisa in villaggi sparsi sul territorio nei pressi dei luoghi di ritrovamento delle necropoli. Praticava l’agricoltura, la tessitura e l’allevamento. S’insediò in un’area d’importanza strategica lungo i percorsi che conducevano al San Bernardino, al Gottardo e al Sempione, sviluppando scambi commerciali con etruschi e greci, testimoniati da alcuni oggetti d’importazione, rinvenuti nei corredi. Gli unici indizi che raccontano della vita e della cultura dei golasecchiani provengono dalle loro tombe, ritrovate in quantità nella zona di Sesto Calende, Golasecca e Castelletto. Il Comune si fregia con pieno diritto del titolo di “Centro della cultura di Golasecca” in virtù del fatto che nel VII-VI sec. a.C. raggiunse le dimensioni di un centro protourbano che, sulla base di stime ragionevoli derivate dal numero delle tombe, raggruppasse nel VI sec. a.C. almeno tremila abitanti in più nuclei, l’addensamento demografico più grande del Piemonte nell’età del Ferro.
Nel 1998, a seguito della proposta di vendita di alcuni reperti golasecchiani, piccola parte della Collezione Giani, di proprietà del dottor Santagostino, discendente dell’Abate stesso, primo studioso della Cultura di Golasecca, da parte della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, l’Amministrazione castellettese, si adoperò con sollecitudine per provvedere all’acquisizione dei materiali segnalati con l’intento di creare un primo nucleo museale. Ora quel progetto si concretizza con l’inaugurazione dell’esposizione permanente della “Collezione Giani” presso appositi locali della biblioteca civica di Castelletto Sopra Ticino.

Un'esposizione permanente di altissimo livello

L’evento che vede attivamente coinvolti l’Amministrazione Comunale, il M.I.C. - Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Biella, Novara, Vco e Vercelli, nonché il Gruppo Storico Archeologico Castellettese, rappresenta un traguardo importante e permetterà di valorizzare una preziosa risorsa del territorio rendendo fruibile al pubblico un frammento del passato castellettese. La “Collezione Giani” è composta da quattro manufatti ceramici, tutti databili al VII secolo a.C.: due urne biconiche, una ciotola-coperchio e un raro esemplare di vaso a vasca rettangolare su piede, provenienti da necropoli dell'età del Ferro dell'area. Unitamente alla “Collezione Giani” troverà spazio l’esposizione di reperti provenienti dalla “Tomba Cammisuli” composti da un vaso biconico decorato, una ciotola coperchio, un bicchiere ed una piccola ciotola-coperchio. L’esposizione sarà visitabile sabato 9 dalle 16.30 alle 18 e domenica 10 aprile dalle 9.30 alle 12 e successivamente negli orari di apertura della biblioteca.

Seguici sui nostri canali