Il Coccia «ambasciatore di Novara a Spoleto»

Il Coccia «ambasciatore di Novara a Spoleto»
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Nel segno di Mozart. E anche nel segno di Novara. Così si è aperto il cartellone del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Venerdì 26 giugno si è alzato il sipario con l'opera di Mozart “Così fan tutte o sia La scola degli amanti”, produzione nata dalla collaborazione tra il Festival di Spoleto e la Fondazione Teatro Coccia di Novara. L'accordo proseguirà fino al 2017 con altre due opere di Mozart, “Le nozze di Figaro” e il “Don Giovanni”. Anche Novara ha avuto l'onore di tenere a battesimo la rassegna 2015, sempre diretta da Giorgio Ferrara, con l'opera di Mozart: diretta da James Conlon l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, scenografia e costumi firmati dai Premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Una serata magica, in un cartellone di respiro internazionale. A rappresentare la Fondazione c'era il sindaco di Novara Andrea Ballarè: «Un importante riconoscimento per Novara e il Coccia essere protagonisti di uno degli eventi culturali nazionali, il tempio della lirica, della musica, dello spettacolo. Novara e il suo teatro hanno esportato il nome della città, proponendo una rappresentazione di alto livello. La coproduzione con il Festival di Spoleto fa parte di un progetto che abbiamo cercato di attuare attraverso la Fondazione: far sì che il Coccia sia testimonial e ambasciatore della città, un biglietto da visita importante per tutto il territorio. E questo sta avvenendo. Sono tre le opere che verranno coprodotte: la prima, “Così fan tutte”, aprirà la stagione novarese 2016-2017. Mi pare che il Coccia stia tornando ai massimi livelli di visibilità nazionale: Spoleto lo dimostra. La strategia di collaborazione con altri teatri funziona e molto bene. Di questo dobbiamo ringraziare la direttrice del Coccia Renata Rapetti per lo straordinario lavoro che sta facendo. La cultura a Novara sta viaggiando». Toni entusiastici anche per Gian Vittorio Cafagno, presidente della Fondazione Teatro Coccia, tra il pubblico alla prima di Soleto. «Una straordinaria immagine per Novara e il Coccia, massima visibilità e un importante riconoscimento da parte dell'organizzazione del festival per l'intervento realizzato in collaborazione con la Fondazione. Carla Fendi, presidente della Fondazione Carla Fendi, ha avuto parole lusinghiere per la sinergia attivata: questo, ha detto, è il modo giusto di lavorare per far fronte a tempi difficili. Mettere insieme le energie è il sistema più intelligente per produrre cultura. È stata allestita una opera straordinaria, dalla scenografia bellissima, molto apprezzata dal pubblico di altissimo livello presente alla prima. C'erano attori, filosofi e tanti protagonisti del festival, tra cui il maestro Botero. Per Novara e il Coccia un buon risultato di immagine». 

e.gr.

Nel segno di Mozart. E anche nel segno di Novara. Così si è aperto il cartellone del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Venerdì 26 giugno si è alzato il sipario con l'opera di Mozart “Così fan tutte o sia La scola degli amanti”, produzione nata dalla collaborazione tra il Festival di Spoleto e la Fondazione Teatro Coccia di Novara. L'accordo proseguirà fino al 2017 con altre due opere di Mozart, “Le nozze di Figaro” e il “Don Giovanni”. Anche Novara ha avuto l'onore di tenere a battesimo la rassegna 2015, sempre diretta da Giorgio Ferrara, con l'opera di Mozart: diretta da James Conlon l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, scenografia e costumi firmati dai Premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Una serata magica, in un cartellone di respiro internazionale. A rappresentare la Fondazione c'era il sindaco di Novara Andrea Ballarè: «Un importante riconoscimento per Novara e il Coccia essere protagonisti di uno degli eventi culturali nazionali, il tempio della lirica, della musica, dello spettacolo. Novara e il suo teatro hanno esportato il nome della città, proponendo una rappresentazione di alto livello. La coproduzione con il Festival di Spoleto fa parte di un progetto che abbiamo cercato di attuare attraverso la Fondazione: far sì che il Coccia sia testimonial e ambasciatore della città, un biglietto da visita importante per tutto il territorio. E questo sta avvenendo. Sono tre le opere che verranno coprodotte: la prima, “Così fan tutte”, aprirà la stagione novarese 2016-2017. Mi pare che il Coccia stia tornando ai massimi livelli di visibilità nazionale: Spoleto lo dimostra. La strategia di collaborazione con altri teatri funziona e molto bene. Di questo dobbiamo ringraziare la direttrice del Coccia Renata Rapetti per lo straordinario lavoro che sta facendo. La cultura a Novara sta viaggiando». Toni entusiastici anche per Gian Vittorio Cafagno, presidente della Fondazione Teatro Coccia, tra il pubblico alla prima di Soleto. «Una straordinaria immagine per Novara e il Coccia, massima visibilità e un importante riconoscimento da parte dell'organizzazione del festival per l'intervento realizzato in collaborazione con la Fondazione. Carla Fendi, presidente della Fondazione Carla Fendi, ha avuto parole lusinghiere per la sinergia attivata: questo, ha detto, è il modo giusto di lavorare per far fronte a tempi difficili. Mettere insieme le energie è il sistema più intelligente per produrre cultura. È stata allestita una opera straordinaria, dalla scenografia bellissima, molto apprezzata dal pubblico di altissimo livello presente alla prima. C'erano attori, filosofi e tanti protagonisti del festival, tra cui il maestro Botero. Per Novara e il Coccia un buon risultato di immagine». 

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