Cultura

Il Coccia interamente colorato di giallo per il “Concerto per Alessia”

Il Coccia interamente colorato di giallo per il “Concerto per Alessia”
Cultura 19 Novembre 2016 ore 10:55

NOVARA, Emozioni dal primo all’ultimo istante, sentimenti, cuore, solidarietà, racconti, immagini e tanta, tantissima musica.Tutto questo si è vissuto, giovedì sera, al teatro Coccia di Novara, che ha ospitato la dodicesima edizione del “Concerto per Alessia”. Un evento che Casa Alessia onlus promuove da ormai oltre 10 anni in prossimità del giorno del compleanno di Alessia Mairati, ossia del 23 novembre. Una giovane da cui è partito tutto. Lei, da lassù, insieme a mamma Paola, ha portato il suo papà, Giovanni, e i numerosi volontari, nel realizzare il suo più grande sogno: aiutare i bimbi in difficoltà dei Paesi più poveri, partendo dal Paese che, in occasione di un periodo di studi con il Pascal, le aveva conquistato e rapito il cuore, l’Ecuador.

Giovanni Mairati è partito dal Burundi, ma, di recente, ha saputo arrivare anche sino in Ecuador, dove sta nascendo l’Orfanato Alessia. Ha fatto davvero il giro del mondo della solidarietà, con progetti e iniziative in India, Romania, Albania e anche in Nepal; senza dimenticare gli aiuti portati in Italia, tanto a Novara, con i progetti pro Angsa o per la Pinetina Alessia di S. Agabio, quanto a Genova e in Sardegna per aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione e poi in Umbria e in Centro Italia, per dare un sostegno ai terremotati. L’ultimo progetto targato Casa Alessia parte proprio da qui. A Norcia, con l’aiuto della madrina dell’associazione, l’onorevole Catia Polidori, si realizzerà un modulo, che andrà a costituire una scuola materna per i bambini della zona. Sono già stati avviati contatti con il sindaco di Norcia e con altri referenti in zona e, nelle prossime settimane, si avranno ulteriori notizie.

Un teatro, giovedì sera, che è stato caratterizzato dal colore giallo del girasole, il fiore preferito da Alessia; un colore che hanno indossato tutti i volontari e gli amici dell’associazione; in un Coccia che ha visto ben 800 presenze, tutte coinvolte ed entusiaste delle oltre due ore di spettacolo vissute. Molte le autorità presenti, tra cui il sindaco di Trecate, Federico Binatti, il vice prefetto Marco Baldino e molti altri. Con loro anche Paolo Faragò, campione del Novara calcio e da sempre vicino all’associazione, anche come volontario.

Nella serata le note del Brotherhood Gospel Choir, diretto da Paolo Viana, i racconti, come anticipato, di quanto ha fatto l’associazione a Novara, in Italia e nel mondo. A condurre la serata, Gianni Dal Bello. A raccontare come si diventa volontari di Casa Alessia, Irene Omodei Zorini, che è stata, per conto dell’associazione, in India, Burundi e in altri Paesi: «Non si può non stare bene in Casa Alessia. E’ come stare in una grande famiglia». Protagonisti applauditissimi della serata, i bimbi della scuola Alessia Mairati di San Rocco, che hanno cantato insieme al Brotherood Gospel Choir. Una serata interamente tradotta nel linguaggio dei segni, Lis, grazie a Stefania Natalicchio. A chiudere, un “Oh happy day” cantato da tutto il teatro, con sul palco Mairati, Polidori, i volontari di Casa Alessia e gli Nrb di Giovanni Montipò, gli harleysti della solidarietà che da oltre un anno sono a fianco alle associazioni di volontariato di Novara e costituiscono ormai con Casa Alessia un binomio indivisibile.

Monica Curino

NOVARA, Emozioni dal primo all’ultimo istante, sentimenti, cuore, solidarietà, racconti, immagini e tanta, tantissima musica.Tutto questo si è vissuto, giovedì sera, al teatro Coccia di Novara, che ha ospitato la dodicesima edizione del “Concerto per Alessia”. Un evento che Casa Alessia onlus promuove da ormai oltre 10 anni in prossimità del giorno del compleanno di Alessia Mairati, ossia del 23 novembre. Una giovane da cui è partito tutto. Lei, da lassù, insieme a mamma Paola, ha portato il suo papà, Giovanni, e i numerosi volontari, nel realizzare il suo più grande sogno: aiutare i bimbi in difficoltà dei Paesi più poveri, partendo dal Paese che, in occasione di un periodo di studi con il Pascal, le aveva conquistato e rapito il cuore, l’Ecuador.

Giovanni Mairati è partito dal Burundi, ma, di recente, ha saputo arrivare anche sino in Ecuador, dove sta nascendo l’Orfanato Alessia. Ha fatto davvero il giro del mondo della solidarietà, con progetti e iniziative in India, Romania, Albania e anche in Nepal; senza dimenticare gli aiuti portati in Italia, tanto a Novara, con i progetti pro Angsa o per la Pinetina Alessia di S. Agabio, quanto a Genova e in Sardegna per aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione e poi in Umbria e in Centro Italia, per dare un sostegno ai terremotati. L’ultimo progetto targato Casa Alessia parte proprio da qui. A Norcia, con l’aiuto della madrina dell’associazione, l’onorevole Catia Polidori, si realizzerà un modulo, che andrà a costituire una scuola materna per i bambini della zona. Sono già stati avviati contatti con il sindaco di Norcia e con altri referenti in zona e, nelle prossime settimane, si avranno ulteriori notizie.

Un teatro, giovedì sera, che è stato caratterizzato dal colore giallo del girasole, il fiore preferito da Alessia; un colore che hanno indossato tutti i volontari e gli amici dell’associazione; in un Coccia che ha visto ben 800 presenze, tutte coinvolte ed entusiaste delle oltre due ore di spettacolo vissute. Molte le autorità presenti, tra cui il sindaco di Trecate, Federico Binatti, il vice prefetto Marco Baldino e molti altri. Con loro anche Paolo Faragò, campione del Novara calcio e da sempre vicino all’associazione, anche come volontario.

Nella serata le note del Brotherhood Gospel Choir, diretto da Paolo Viana, i racconti, come anticipato, di quanto ha fatto l’associazione a Novara, in Italia e nel mondo. A condurre la serata, Gianni Dal Bello. A raccontare come si diventa volontari di Casa Alessia, Irene Omodei Zorini, che è stata, per conto dell’associazione, in India, Burundi e in altri Paesi: «Non si può non stare bene in Casa Alessia. E’ come stare in una grande famiglia». Protagonisti applauditissimi della serata, i bimbi della scuola Alessia Mairati di San Rocco, che hanno cantato insieme al Brotherood Gospel Choir. Una serata interamente tradotta nel linguaggio dei segni, Lis, grazie a Stefania Natalicchio. A chiudere, un “Oh happy day” cantato da tutto il teatro, con sul palco Mairati, Polidori, i volontari di Casa Alessia e gli Nrb di Giovanni Montipò, gli harleysti della solidarietà che da oltre un anno sono a fianco alle associazioni di volontariato di Novara e costituiscono ormai con Casa Alessia un binomio indivisibile.

Monica Curino

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