«Il Faraggiana unito al Piccolo Teatro»

«Il Faraggiana unito al Piccolo Teatro»
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NOVARA - Per una coincidenza curiosa ieri, 9 gennaio,  è scaduto il termine per la presentazione della manifestazione d’interesse per la gestione del “Faraggiana” e torna in città lo spettacolo di Silvio Orlando che fu l’ultimo ad essere  rappresentato nel teatro nell’aprile del 1993. Erano gli anni d’oro del teatro novarese, quando gli spettacoli rimanevano in cartellone da martedì a domenica e al “Faraggiana” vi erano allestimenti in prima nazionale. Ora la storica sala dovrebbe diventare, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale solo ad esclusivo uso cinematografico. Nell’ottobre del 2014, in occasione dell’approvazione di nuove normative da parte della Regione Piemonte in materia di sale cinematografiche al Corriere di Novara l’assessore alla cultura Paola Turchelli aveva dichiarato: «Novara non può permettersi costi di gestione di due sale teatrali. Abbiamo puntata tutto sul “Coccia” e i risultati ci stanno dando ragione. Per quanto riguarda il “Faraggiana” l’ipotesi che non fosse solo teatro era già prevista, anche in passato aveva duplice funzione. Ora l’approvazione delle nuove normative risolve una serie di difficoltà che esistevano per un uso del “Faraggiana” come piccola multisala con quattro schermi».

NOVARA - Per una coincidenza curiosa ieri, 9 gennaio,  è scaduto il termine per la presentazione della manifestazione d’interesse per la gestione del “Faraggiana” e torna in città lo spettacolo di Silvio Orlando che fu l’ultimo ad essere  rappresentato nel teatro nell’aprile del 1993. Erano gli anni d’oro del teatro novarese, quando gli spettacoli rimanevano in cartellone da martedì a domenica e al “Faraggiana” vi erano allestimenti in prima nazionale. Ora la storica sala dovrebbe diventare, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale solo ad esclusivo uso cinematografico. Nell’ottobre del 2014, in occasione dell’approvazione di nuove normative da parte della Regione Piemonte in materia di sale cinematografiche al Corriere di Novara l’assessore alla cultura Paola Turchelli aveva dichiarato: «Novara non può permettersi costi di gestione di due sale teatrali. Abbiamo puntata tutto sul “Coccia” e i risultati ci stanno dando ragione. Per quanto riguarda il “Faraggiana” l’ipotesi che non fosse solo teatro era già prevista, anche in passato aveva duplice funzione. Ora l’approvazione delle nuove normative risolve una serie di difficoltà che esistevano per un uso del “Faraggiana” come piccola multisala con quattro schermi».

Aggiungendo poi: «Innanzitutto se si farà, ci sarà un regolare appalto e chi lo vincerà dovrà farsi carico di eventuali lavori. Va detto però che si potrà intervenire su parti dell’edificio che non sono state finora interessate da ristrutturazione». Proprio quest’aspetto lascia perplessi. Se nella Relazione Previsionale e Programmatica triennio 2014-2016, approvata con la Deliberazione del Consiglio Comunale e pubblicata sul sito del Comune si legge che “viene ipotizzata la sola destinazione a cinema”, resta difficile capire cosa sono serviti i lavori fatti dal 1999 ad oggi. Tra i vari lavori che nel corso degli anni sono stati eseguiti nell’edificio che ospita il “Faraggiana” vi sono stati  la sistemazione dell’ingresso, dell’atrio, della platea, dei palchi, dei vani scala, dei locali interni, compresi i camerini al piano terra; la creazione di un nuovo accesso al palcoscenico per le movimentazioni delle attrezzature di scena da via dei Caccia e di una nuova ulteriore uscita di emergenza per il pubblico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’intervento è stato completato con la realizzazione di un apposito locale per i Vigili del Fuoco sul retro del palcoscenico. Effettuata anche la completa sistemazione della 1° galleria, dei palchi ai vari piani, dei ballatoi e di tutti i locali interni.

Tutte opere finalizzate a uso teatrale che sono costate alle casse pubbliche centinaia di miglia di euro e ora saranno testimoni dell’ennesimo spreco? Sul fatto che non siano gestibili due teatri a Novara c’è il parere di Antonio Malerba che prima come assessore e poi come sindaco aveva creato le stagioni teatrali con sei recite settimanali e gli eventi delle prime nazionali. «Umberto Orsini ha dichiarato che quello del Faraggiana è uno dei migliori palcoscenici di tutt’Italia per la prosa, non a caso è stato creato per questo scopo. Detto questo vi sono almeno cinquanta città di provincia sul territorio nazionale che utilizzano le loro strutture teatrali in collaborazione con grandi enti teatrali. A Novara si è scelto di far gestire tutto alla  Fondazione Coccia. Io penso che senza creare costi aggiuntivi si possa affidare la gestione del Faraggiana a un’altra realtà nazionale creando così anche una proposta più ampia, magari di spettacoli che non trovano posti nel tradizionale cartellone degli abbonati. Ai miei tempi quando venne inaugurato il Coccia vi erano già ipotesi di legare il Faraggiana al Piccolo di Milano e a uno Stabile. Si può fare anche oggi, il Faraggiana può diventare una proiezione del Piccolo o di un’altra realtà. Almeno parliamone, coinvolgiamo gli addetti ai lavori». 

Massimo Delzoppo

Leggi tutto il servizio sul Corriere di Novara di sabato 10 gennaio 2015 

 

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