In 120mila per le Frecce Tricolori (FOTOGALLERY)
ARONA - «Una folla immensa. Dai primi riscontri che mi arrivano, tra controlli ai parcheggi, stazione ferroviaria e visualizzazione aree, si parla di circa centoventimila persone, è bellissimo». Il sindaco di Arona Alberto Gusmeroli, sabato nel tardo pomeriggio, mentre ancora l’immensa massa di gente lentamente continua ad abbandonare la cittadina lacustre, esprime tutta la sua soddisfazione per la risposta del pubblico all’Aronairshow. Manifestazione che aveva avuto un suo prologo venerdì con le prove aeree sul lago e la presentazione nel palazzo comunale dei piloti delle Frecce tricolori, guidati dal comandante Jan Slangen, nel corso di un incontro con cittadini, l’amministrazione comunale, il presidente dell’Aero club d’Italia Giuseppe Leoni e gli altri organizzatori.
Sabato il “big day” di Arona è iniziato all’alba con i primi arrivi di appassionati. Un’invasione lenta costante, proseguita per tutta la mattinata. La gente è arrivata ad Arona con tutti i mezzi. In treno, convogli stipati all’inverosimile, con anche alcuni ritardi da Milano per appunto problemi di capienza. In battello e in barca via lago. In automobile, camper, autobus, motociclette, scooter. In bicicletta e anche, dalle località limitrofe a piedi con tanto di zaino. Un afflusso che ha fatto registrare un solo problema. Chi ha scelto di arrivare in automobile da Borgomanero, ha trovato una coda immensa che aveva la sua origine a Oleggio Castello. Un’ora per percorre il tratto che va dall’inizio della discesa post Maggiate alla rotonda che incrocia la strada del Muggiano. Poi passata la rotonda al semaforo erano presenti le Forze dell’Ordine che con tanto di paletta rendeva la via a ultrascorrimento veloce. Cosa era successo? Nessuno era presente a regolare il traffico alla rotonda vero e proprio “tappo” dello scorrimento. Alle 11,30 dopo varie segnalazioni l’intervento del sindaco con posizionamento di pattuglia alla rotonda e traffico smaltito.
«A livello di viabilità tutto è andato bene – Spiega Gusmeroli, con accanto il sindaco di Novara Alessandro Canelli, suo ospite - Lo testimonia il fatto che per motivi di servizio ho potuto percorrere tre volte nel pomeriggio la strada per la Rocca, senza problemi. Tutto bene grazie alla collaborazione di Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Municipale. Ringrazio loro come ringrazio la Guardia costiera, i Vigili del fuoco e i cinquecento volontari delle varie associazioni e della Protezione civile che hanno reso possibile tutto questo. Grazie anche all’Aeronautica militare, all’Aeroclub d’Italia e all’Aeroclub di Vergiate». Uno dei motivi per cui il sindaco si è recato alla Rocca è stato forse l’unico momento “di crisi” del pomeriggio. L’allarme scattato parlava di una persona che voleva gettarsi dalla rupe borromea, piena di spettatori. In realtà un uomo che si era arrampicato su villa Cantoni e rischiava di cadere. Allarme rientrato e situazione sotto controllo. Alle centoventimila presenze stimate da Gusmeroli, vanno aggiunte le migliaia di persone visibili sull’altra sponda ad Angera e quelle posizionate a Meina e sul Vergante. Affari d’oro per bar e ristoranti pieni. Ad Arona tanta la gente stesa sul lungolago con asciugamani, impegnati in un picnic con tanto di colazione al sacco.
Poi alle 14 il programma è partito puntuale. Nuvole scure si vedevano in lontananza avvicinarsi sempre più ma fortunatamente, a parte qualche sporadica goccia, le esibizioni non hanno subito variazioni.
Inizio con Am P3 Flyers,una pattuglia acrobatica civile svizzera con 5 aerei P3. A seguire l’ammaraggio di quattro idrovolanti dell’Aeroclub di Como. Altro momento di grande coinvolgimento con il pubblico l’esibizione di un elicottero HH139A dell’Aeronautica militare con una dimostrazione di elisoccorso con recupero di una persona in acqua. Vi è stata poi l’esibizione dei motoalianti Fournier del veneto Team Voltige, e lo show in solitaria dello Zlin 5 areo acrobatico pilotato da Guido Racioppoli, lombardo, definito dagli addetti ai lavori “un mago delle acrobazie”. Lo Zlin come aereo da acrobazie è considerato la “Ferrari” del cielo.
Alle 15,30 è arrivato il momento tanto atteso. Lo speaker ha annunciato che la Pattuglia acrobatica dell’Aeronautica italiana, decollata da Cameri, era in arrivo. Preceduta dall’esecuzione dell’inno nazionale, cantato da tutto il pubblico, le Frecce provenendo da dietro la Rocca borromea sono comparse sul lago accolte da un boato del pubblico. Circa mezz’ora di acrobazie spettacolari seguite da una folla entusiasta.
«Ho già proposto di ripetere questa esperienza nel 2018 – detto Gusmeroli – e mi hanno detto che si farà».
Appena finita la manifestazione è iniziato il deflusso della gente. Attorno alle 19,30-20 vi erano ancora file di automezzi che uscivano dai vari di parcheggi straordinari. Nessun incidente serio. Qualche decina gli interventi della Croce Rossa aronese. Tutti per malori lievi dovuti al caldo. In prevalenza bambini. Pochi i ricoveri in ospedale. Nel frattempo in tanti si sono fermati ad Arona per ascoltare l’esibizione della Banda dell’Aeronautica militare italiana che ha chiuso la manifestazione.
Massimo Delzoppo
Leggi gli altri servizi sull’Aronairshow sul Corriere di Novara di lunedì 4 luglio 2016
ARONA - «Una folla immensa. Dai primi riscontri che mi arrivano, tra controlli ai parcheggi, stazione ferroviaria e visualizzazione aree, si parla di circa centoventimila persone, è bellissimo». Il sindaco di Arona Alberto Gusmeroli, sabato nel tardo pomeriggio, mentre ancora l’immensa massa di gente lentamente continua ad abbandonare la cittadina lacustre, esprime tutta la sua soddisfazione per la risposta del pubblico all’Aronairshow. Manifestazione che aveva avuto un suo prologo venerdì con le prove aeree sul lago e la presentazione nel palazzo comunale dei piloti delle Frecce tricolori, guidati dal comandante Jan Slangen, nel corso di un incontro con cittadini, l’amministrazione comunale, il presidente dell’Aero club d’Italia Giuseppe Leoni e gli altri organizzatori.
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Sabato il “big day” di Arona è iniziato all’alba con i primi arrivi di appassionati. Un’invasione lenta costante, proseguita per tutta la mattinata. La gente è arrivata ad Arona con tutti i mezzi. In treno, convogli stipati all’inverosimile, con anche alcuni ritardi da Milano per appunto problemi di capienza. In battello e in barca via lago. In automobile, camper, autobus, motociclette, scooter. In bicicletta e anche, dalle località limitrofe a piedi con tanto di zaino. Un afflusso che ha fatto registrare un solo problema. Chi ha scelto di arrivare in automobile da Borgomanero, ha trovato una coda immensa che aveva la sua origine a Oleggio Castello. Un’ora per percorre il tratto che va dall’inizio della discesa post Maggiate alla rotonda che incrocia la strada del Muggiano. Poi passata la rotonda al semaforo erano presenti le Forze dell’Ordine che con tanto di paletta rendeva la via a ultrascorrimento veloce. Cosa era successo? Nessuno era presente a regolare il traffico alla rotonda vero e proprio “tappo” dello scorrimento. Alle 11,30 dopo varie segnalazioni l’intervento del sindaco con posizionamento di pattuglia alla rotonda e traffico smaltito.
«A livello di viabilità tutto è andato bene – Spiega Gusmeroli, con accanto il sindaco di Novara Alessandro Canelli, suo ospite - Lo testimonia il fatto che per motivi di servizio ho potuto percorrere tre volte nel pomeriggio la strada per la Rocca, senza problemi. Tutto bene grazie alla collaborazione di Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Municipale. Ringrazio loro come ringrazio la Guardia costiera, i Vigili del fuoco e i cinquecento volontari delle varie associazioni e della Protezione civile che hanno reso possibile tutto questo. Grazie anche all’Aeronautica militare, all’Aeroclub d’Italia e all’Aeroclub di Vergiate». Uno dei motivi per cui il sindaco si è recato alla Rocca è stato forse l’unico momento “di crisi” del pomeriggio. L’allarme scattato parlava di una persona che voleva gettarsi dalla rupe borromea, piena di spettatori. In realtà un uomo che si era arrampicato su villa Cantoni e rischiava di cadere. Allarme rientrato e situazione sotto controllo. Alle centoventimila presenze stimate da Gusmeroli, vanno aggiunte le migliaia di persone visibili sull’altra sponda ad Angera e quelle posizionate a Meina e sul Vergante. Affari d’oro per bar e ristoranti pieni. Ad Arona tanta la gente stesa sul lungolago con asciugamani, impegnati in un picnic con tanto di colazione al sacco.
Poi alle 14 il programma è partito puntuale. Nuvole scure si vedevano in lontananza avvicinarsi sempre più ma fortunatamente, a parte qualche sporadica goccia, le esibizioni non hanno subito variazioni.
Inizio con Am P3 Flyers,una pattuglia acrobatica civile svizzera con 5 aerei P3. A seguire l’ammaraggio di quattro idrovolanti dell’Aeroclub di Como. Altro momento di grande coinvolgimento con il pubblico l’esibizione di un elicottero HH139A dell’Aeronautica militare con una dimostrazione di elisoccorso con recupero di una persona in acqua. Vi è stata poi l’esibizione dei motoalianti Fournier del veneto Team Voltige, e lo show in solitaria dello Zlin 5 areo acrobatico pilotato da Guido Racioppoli, lombardo, definito dagli addetti ai lavori “un mago delle acrobazie”. Lo Zlin come aereo da acrobazie è considerato la “Ferrari” del cielo.
Alle 15,30 è arrivato il momento tanto atteso. Lo speaker ha annunciato che la Pattuglia acrobatica dell’Aeronautica italiana, decollata da Cameri, era in arrivo. Preceduta dall’esecuzione dell’inno nazionale, cantato da tutto il pubblico, le Frecce provenendo da dietro la Rocca borromea sono comparse sul lago accolte da un boato del pubblico. Circa mezz’ora di acrobazie spettacolari seguite da una folla entusiasta.
«Ho già proposto di ripetere questa esperienza nel 2018 – detto Gusmeroli – e mi hanno detto che si farà».
Appena finita la manifestazione è iniziato il deflusso della gente. Attorno alle 19,30-20 vi erano ancora file di automezzi che uscivano dai vari di parcheggi straordinari. Nessun incidente serio. Qualche decina gli interventi della Croce Rossa aronese. Tutti per malori lievi dovuti al caldo. In prevalenza bambini. Pochi i ricoveri in ospedale. Nel frattempo in tanti si sono fermati ad Arona per ascoltare l’esibizione della Banda dell’Aeronautica militare italiana che ha chiuso la manifestazione.
Massimo Delzoppo
Leggi gli altri servizi sull’Aronairshow sul Corriere di Novara di lunedì 4 luglio 2016